Genèse (CEI) 44
44 1 Diede poi questo ordine al maggiordomo della sua casa: «Riempi i sacchi diquegli uomini di tanti viveri quanti ne possono contenere e metti il denaro diciascuno alla bocca del suo sacco. 2 Insieme metterai la mia coppa, la coppad'argento, alla bocca del sacco del più giovane, con il denaro del suo grano».Quegli fece secondo l'ordine di Giuseppe.
3 Al mattino, fattosi chiaro, quegliuomini furono fatti partire con i loro asini. 4 Erano appena usciti dalla cittàe ancora non si erano allontanati, quando Giuseppe disse al maggiordomo dellasua casa: «Su, insegui quegli uomini, raggiungili e dì loro: Perché avete resomale per bene? 5 Non è forse questa la coppa in cui beve il mio signore e permezzo della quale egli suole trarre i presagi? Avete fatto male a fare così».
6 Egli li raggiunse e ripetè loro queste parole. 7 Quelli gli dissero: «Perchéil mio signore dice queste cose? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa!8 Ecco, il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi te loabbiamo riportato dal paese di Canaan e come potremmo rubare argento od orodalla casa del tuo padrone? 9 Quello dei tuoi servi, presso il quale sitroverà, sarà messo a morte e anche noi diventeremo schiavi del mio signore».10 Rispose: «Ebbene, come avete detto, così sarà: colui, presso il quale sitroverà, sarà mio schiavo e voi sarete innocenti». 11 Ciascuno si affrettò ascaricare a terra il suo sacco e lo aprì. 12 Quegli li frugò dal maggiore alpiù piccolo, e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. 13 Allora essi sistracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il proprio asino e tornarono incittà.
14 Giuda e i suoi fratelli vennero nella casa di Giuseppe, che sitrovava ancora là, e si gettarono a terra davanti a lui.
15 Giuseppe disseloro: «Che azione avete commessa? Non sapete che un uomo come me è capace diindovinare?». 16 Giuda disse: «Che diremo al mio signore? Come parlare? Comegiustificarci? Dio ha scoperto la colpa dei tuoi servi... Eccoci schiavi del miosignore, noi e colui che è stato trovato in possesso della coppa». 17 Ma eglirispose: «Lungi da me il far questo! L'uomo trovato in possesso della coppa, luisarà mio schiavo: quanto a voi, tornate in pace da vostro padre».
18 Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: «Mio signore, sia permesso al tuoservo di far sentire una parola agli orecchi del mio signore; non si accenda latua ira contro il tuo servo, perché il faraone è come te! 19 Il mio signoreaveva interrogato i suoi servi: Avete un padre o un fratello? 20 E noi avevamorisposto al mio signore: Abbiamo un padre vecchio e un figlio ancor giovanenatogli in vecchiaia, suo fratello è morto ed egli è rimasto il solo dei figlidi sua madre e suo padre lo ama. 21 Tu avevi detto ai tuoi servi: Conduceteloqui da me, perché lo possa vedere con i miei occhi. 22 Noi avevamo risposto almio signore: Il giovinetto non può abbandonare suo padre: se lascerà suo padre,questi morirà. 23 Ma tu avevi soggiunto ai tuoi servi: Se il vostro fratellominore non verrà qui con voi, non potrete più venire alla mia presenza.24 Quando dunque eravamo ritornati dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo leparole del mio signore. 25 E nostro padre disse: Tornate ad acquistare per noiun pò di viveri. 26 E noi rispondemmo: Non possiamo ritornare laggiù: se c'ècon noi il nostro fratello minore, andremo; altrimenti, non possiamo essereammessi alla presenza di quell'uomo senza avere con noi il nostro fratellominore. 27 Allora il tuo servo, mio padre, ci disse: Voi sapete che due figlimi aveva procreato mia moglie. 28 Uno partì da me e dissi: certo è statosbranato! Da allora non l'ho più visto. 29 Se ora mi porterete via anche questoe gli capitasse una disgrazia, voi fareste scendere con dolore la mia canizienella tomba. 30 Ora, quando io arriverò dal tuo servo, mio padre, e ilgiovinetto non sarà con noi, mentre la vita dell'uno è legata alla vitadell'altro, 31 appena egli avrà visto che il giovinetto non è con noi, morirà ei tuoi servi avranno fatto scendere con dolore negli inferi la canizie del tuoservo, nostro padre.32 Ma il tuo servo si è reso garante del giovinetto presso mio padre: Se non telo ricondurrò, sarò colpevole verso mio padre per tutta la vita. 33 Ora, lasciache il tuo servo rimanga invece del giovinetto come schiavo del mio signore e ilgiovinetto torni lassù con i suoi fratelli! 34 Perché, come potrei tornare damio padre senz'avere con me il giovinetto? Ch'io non veda il male che colpirebbemio padre!».
45 1 Allora Giuseppe non potè più contenersi dinanzi ai circostanti e gridò: «Fateuscire tutti dalla mia presenza!». Così non restò nessuno presso di lui, mentreGiuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli. 2 Ma diede in un grido di piantoe tutti gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone.
3 Giuseppe disse ai fratelli: «Io sono Giuseppe! Vive ancora mio padre?». Ma isuoi fratelli non potevano rispondergli, perché atterriti dalla sua presenza.4 Allora Giuseppe disse ai fratelli: «Avvicinatevi a me!». Si avvicinarono edisse loro: «Io sono Giuseppe, il vostro fratello, che voi avete venduto perl'Egitto. 5 Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi vendutoquaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita.6 Perché gia da due anni vi è la carestia nel paese e ancora per cinque anninon vi sarà né aratura né mietitura. 7 Dio mi ha mandato qui prima di voi, perassicurare a voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita dimolta gente. 8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio ed Egli mi hastabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore ditutto il paese d'Egitto.
9 Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: Diceil tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto. Vieniquaggiù presso di me e non tardare. 10 Abiterai nel paese di Gosen e staraivicino a me tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, i tuoi greggi e i tuoiarmenti e tutti i tuoi averi. 11 Là io ti darò sostentamento, poiché lacarestia durerà ancora cinque anni, e non cadrai nell'indigenza tu, la tuafamiglia e quanto possiedi. 12 Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedonogli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla! 13 Riferite amio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevia condurre quaggiù mio padre».
14 Allora egli si gettò al collo di Beniamino epianse. Anche Beniamino piangeva stretto al suo collo. 15 Poi baciò tutti ifratelli e pianse stringendoli a sé. Dopo, i suoi fratelli si misero aconversare con lui.
16 Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: «Sono venuti i fratelli di Giuseppe!» e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri.17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Dì ai tuoi fratelli: Fate questo:caricate le cavalcature, partite e andate nel paese di Canaan. 18 Poi prendetevostro padre e le vostre famiglie e venite da me e io vi darò il meglio delpaese d'Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra. 19 Quanto a te, dàloro questo comando: Fate questo: prendete con voi dal paese d'Egitto carri peri vostri bambini e le vostre donne, prendete vostro padre e venite. 20 Nonabbiate rincrescimento per la vostra roba, perché il meglio di tutto il paesesarà vostro».
21 Così fecero i figli di Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l'ordinedel faraone e diede loro una provvista per il viaggio. 22 Diede a tutti unamuta di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento ecinque mute di abiti. 23 Allo stesso modo mandò al padre dieci asini carichidei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine cariche di grano, pane e viveriper il viaggio del padre. 24 Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disseloro: «Non litigate durante il viaggio!».25 Così essi ritornarono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan, dal loropadre Giacobbe 26 e subito gli riferirono: «Giuseppe è ancora vivo, anzigoverna tutto il paese d'Egitto!». Ma il suo cuore rimase freddo, perché nonpoteva credere loro. 27 Quando però essi gli riferirono tutte le parole cheGiuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandatiper trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò.28 Israele disse: «Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Andrò a vederlo primadi morire!».
46 1 Israele dunque levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea, doveoffrì sacrifici al Dio di suo padre Isacco.
2 Dio disse a Israele in unavisione notturna: «Giacobbe, Giacobbe!». Rispose: «Eccomi!». 3 Riprese: «Iosono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiùio farò di te un grande popolo. 4 Io scenderò con te in Egitto e io certo tifarò tornare. Giuseppe ti chiuderà gli occhi».
5 Giacobbe si alzò da Bersabea e i figli di Israele fecero salire il loro padreGiacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandatiper trasportarlo.
6 Essi presero il loro bestiame e tutti i beni che avevanoacquistati nel paese di Canaan e vennero in Egitto; Giacobbe cioè e con luitutti i suoi discendenti; 7 i suoi figli e i nipoti, le sue figlie e le nipoti,tutti i suoi discendenti egli condusse con sé in Egitto.
8 Questi sono i nomi dei figli d'Israele che entrarono in Egitto: Giacobbe e isuoi figli, il primogenito di Giacobbe, Ruben. 9 I figli di Ruben: Enoch,Pallu, Chezron e Carmi. 10 I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin,Socar e Saul, figlio della Cananea. 11 I figli di Levi: Gherson, Keat e Merari.12 I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zerach; ma Er e Onan morirono nelpaese di Canaan. Furono figli di Perez: Chezron e Amul. 13 I figli di Issacar:Tola, Puva, Giobbe e Simron. 14 I figli di Zàbulon: Sered, Elon e Iacleel.15 Questi sono i figli che Lia partorì a Giacobbe in Paddan-Aram insieme con lafiglia Dina; tutti i suoi figli e le sue figlie erano trentatrè persone.16 I figli di Gad: Zifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli. 17 I figlidi Aser: Imma, Isva, Isvi, Beria e la loro sorella Serach. I figli di Beria:Eber e Malchiel. 18 Questi sono i figli di Zilpa, che Làbano aveva dato allafiglia Lia; essa li partorì a Giacobbe: sono sedici persone.19 I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. 20 A Giuseppenacquero in Egitto Efraim e Manasse, che gli partorì Asenat, figlia di Potifera,sacerdote di On. 21 I figli di Beniamino: Bela, Becher e Asbel, Ghera, Naaman,Echi, Ros, Muppim, Uppim e Arde. 22 Questi sono i figli che Rachele partorì aGiacobbe; in tutto sono quattordici persone.23 I figli di Dan: Usim. 24 I figli di Nèftali: Iacseel, Guni, Ieser e Sillem.25 Questi sono i figli di Bila, che Làbano diede alla figlia Rachele, ed essali partorì a Giacobbe; in tutto sette persone.
26 Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoifianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei. 27 I figli chenacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famigliadi Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.
28 Ora egli aveva mandato Giuda avanti a sé da Giuseppe, perché questi desseistruzioni in Gosen prima del suo arrivo. Poi arrivarono al paese di Gosen.29 Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Gosen incontro aIsraele, suo padre. Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse alungo stretto al suo collo. 30 Israele disse a Giuseppe: «Posso anche morire,questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perché sei ancora vivo».
31 AlloraGiuseppe disse ai fratelli e alla famiglia del padre: «Vado ad informare ilfaraone e a dirgli: I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nelpaese di Canaan, sono venuti da me. 32 Ora questi uomini sono pastori digreggi, si occupano di bestiame, e hanno condotto i loro greggi, i loro armentie tutti i loro averi. 33 Quando dunque il faraone vi chiamerà e vi domanderà:Qual è il vostro mestiere?, 34 voi risponderete: Gente dedita al bestiame sonostati i tuoi servi, dalla nostra fanciullezza fino ad ora, noi e i nostri padri. Questo perché possiate risiedere nel paese di Gosen». Perché tutti i pastori digreggi sono un abominio per gli Egiziani.
47 1 Giuseppe andò ad informare il faraone dicendogli: «Mio padre e i mieifratelli con i loro greggi e armenti e con tutti i loro averi sono venuti dalpaese di Canaan; eccoli nel paese di Gosen». 2 Intanto prese cinque uomini dalgruppo dei suoi fratelli e li presentò al faraone. 3 Il faraone disse ai suoifratelli: «Qual è il vostro mestiere?». Essi risposero al faraone: «Pastori digreggi sono i tuoi servi, noi e i nostri padri». 4 Poi dissero al faraone:«Siamo venuti per soggiornare come forestieri nel paese perché non c'è piùpascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nel paese diCanaan. E ora lascia che i tuoi servi risiedano nel paese di Gosen!».
5 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunquevenuti da te. 6 Ebbene, il paese d'Egitto è a tua disposizione: fà risiederetuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nelpaese di Gosen. Se tu sai che vi sono tra di loro uomini capaci, costituiscilisopra i miei averi in qualità di sovrintendenti al bestiame».
7 Poi Giuseppeintrodusse Giacobbe, suo padre, e lo presentò al faraone e Giacobbe benedisse ilfaraone. 8 Il faraone domandò a Giacobbe: «Quanti anni hai?». 9 Giacobberispose al faraone: «Centotrenta di vita errabonda, pochi e tristi sono statigli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei mieipadri, al tempo della loro vita nomade». 10 Poi Giacobbe benedisse il faraone esi allontanò dal faraone.11 Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro unaproprietà nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio diRamses, come aveva comandato il faraone. 12 Giuseppe diede il sostentamento alpadre, ai fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane secondo ilnumero dei bambini.
13 Ora non c'era pane in tutto il paese, perché la carestia era molto grave: ilpaese d'Egitto e il paese di Canaan languivano per la carestia. 14 Giusepperaccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaanin cambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegnò questo denaro allacasa del faraone.
15 Quando fu esaurito il denaro del paese di Egitto e del paese di Canaan,tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe a dire: «Dacci il pane! Perché dovremmomorire sotto i tuoi occhi? Infatti non c'è più denaro». 16 Rispose Giuseppe:«Cedetemi il vostro bestiame e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame, senon c'è più denaro». 17 Allora condussero a Giuseppe il loro bestiame eGiuseppe diede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecore, dei buoi edegli asini; così in quell'anno li nutrì di pane in cambio di tutto il lorobestiame.
18 Passato quell'anno, vennero a lui l'anno dopo e gli dissero: «Nonnascondiamo al mio signore che si è esaurito il denaro e anche il possesso delbestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signorese non il nostro corpo e il nostro terreno. 19 Perché dovremmo perire sotto ituoi occhi, noi e la nostra terra? Acquista noi e la nostra terra in cambio dipane e diventeremo servi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di cheseminare, così che possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi undeserto!».
20 Allora Giuseppe acquistò per il faraone tutto il terrenodell'Egitto, perché gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, tantoinfieriva su di loro la carestia. Così la terra divenne proprietà del faraone.21 Quanto al popolo, egli lo fece passare nelle città da un capo all'altrodella frontiera egiziana. 22 Soltanto il terreno dei sacerdoti egli nonacquistò, perché i sacerdoti avevano un'assegnazione fissa da parte del faraonee si nutrivano dell'assegnazione che il faraone passava loro; per questo nonvendettero il loro terreno.
23 Poi Giuseppe disse al popolo: «Vedete, io ho acquistato oggi per il faraonevoi e il vostro terreno. Eccovi il seme: seminate il terreno. 24 Ma quando visarà il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone e quattro parti sarannovostre, per la semina dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casavostra e per il nutrimento dei vostri bambini». 25 Gli risposero: «Ci haisalvato la vita! Ci sia solo concesso di trovar grazia agli occhi del miosignore e saremo servi del faraone!». 26 Così Giuseppe fece di questo una leggeche vige fino ad oggi sui terreni d'Egitto, per la quale si deve dare la quintaparte al faraone. Soltanto i terreni dei sacerdoti non divennero del faraone.
27 Gli Israeliti intanto si stabilirono nel paese d'Egitto, nel territorio diGosen, ebbero proprietà e furono fecondi e divennero molto numerosi.28 Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni e gli anni della sua vitafurono centoquarantasette. 29 Quando fu vicino il tempo della sua morte,Israele chiamò il figlio Giuseppe e gli disse: «Se ho trovato grazia ai tuoiocchi, metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: nonseppellirmi in Egitto! 30 Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portamivia dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro». Rispose: «Io agirò come haidetto». 31 Riprese: «Giuramelo!». E glielo giurò; allora Israele si prostrò sulcapezzale del letto.
48 1 Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: «Ecco, tuo padre è malato!». Alloraegli condusse con sé i due figli Manasse ed Efraim. 2 Fu riferita la cosa aGiacobbe: «Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te». Allora Israele raccolse leforze e si mise a sedere sul letto. 3 Giacobbe disse a Giuseppe: «Dioonnipotente mi apparve a Luz, nel paese di Canaan, e mi benedisse 4 dicendomi:Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme dipopoli e darò questo paese alla tua discendenza dopo di te in possesso perenne.5 Ora i due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima del mio arrivopresso di te in Egitto, sono miei: Efraim e Manasse saranno miei come Ruben eSimeone. 6 Invece i figli che tu avrai generati dopo di essi, saranno tuoi:saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità.
7 Quanto ame, mentre giungevo da Paddan, Rachele, tua madre, mi morì nel paese di Canaandurante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Efrata, el'ho sepolta là lungo la strada di Efrata, cioè Betlemme».
8 Poi Israele vide ifigli di Giuseppe e disse: «Chi sono questi?». 9 Giuseppe disse al padre: «Sonoi figli che Dio mi ha dati qui». Riprese: «Portameli perché io li benedica!».10 Ora gli occhi di Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva piùdistinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò.11 Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo più di vedere la tua faccia edecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!». 12 Allora Giuseppe liritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra.
13 Poi li presetutti e due, Efraim con la sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse conla sua sinistra, alla destra di Israele, e li avvicinò a lui. 14 Ma Israelestese la mano destra e la pose sul capo di Efraim, che pure era il più giovane,e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manassefosse il primogenito.
15 E così benedisse Giuseppe:«Il Dio, davanti al quale hanno camminatoi miei padri Abramo e Isacco,il Dio che è stato il mio pastore da quando esistofino ad oggi,
16 l'angelo che mi ha liberato da ogni male,benedica questi giovinetti!Sia ricordato in essi il mio nomee il nome dei miei padri Abramo e Isaccoe si moltiplichino in gran numeroin mezzo alla terra!».
17 Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Efraim e ciògli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Efraim eporla sul capo di Manasse. 18 Disse al padre: «Non così, padre mio: è questo ilprimogenito, posa la destra sul suo capo!». 19 Ma il padre ricusò e disse: «Loso, figlio mio, lo so: anch'egli diventerà un popolo, anch'egli sarà grande, mail suo fratello minore sarà più grande di lui e la sua discendenza diventerà unamoltitudine di nazioni».
20 E li benedisse in quel giorno:«Di voi si servirà Israeleper benedire, dicendo:Dio ti renda come Efraim e come Manasse!».Così pose Efraim prima di Manasse.
21 Poi Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voie vi farà tornare al paese dei vostri padri.22 Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che ioho conquistato dalle mani degli Amorrei con la spada e l'arco».
49 1 Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: «Radunatevi, perché io vi annunziquello che vi accadrà nei tempi futuri.
2 Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,ascoltate Israele, vostro padre!
3 Ruben, tu sei il mio primogenito,il mio vigore e la primizia della mia virilità,esuberante in fierezza ed esuberante in forza!
4 Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza,perchè hai invaso il talamo di tuo padree hai violato il mio giaciglio su cui eri salito.
5 Simeone e Levi sono fratelli,strumenti di violenza sono i loro coltelli.
6 Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia,al loro convegno non si unisca il mio cuore.e con passione hanno storpiato i tori.
7 Maledetta la loro ira, perché violenta,e la loro collera, perché crudele!Io li dividerò in Giacobbee li disperderò in Israele.
8 Giuda, te loderanno i tuoi fratelli;la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici;davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
9 Un giovane leone è Giuda:dalla preda, figlio mio, sei tornato;si è sdraiato, si è accovacciato come un leonee come una leonessa; chi oserà farlo alzare?
10 Non sarà tolto lo scettro da Giudanè il bastone del comando tra i suoi piedi,finchè verra colui al quale esso appartienee a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
11 Egli lega alla vite il suo asinelloe a scelta vite il figlio della sua asina,lava nel vino la vestee nel sangue dell'uva il manto;
12 lucidi ha gli occhi per il vinoe bianchi i denti per il latte.
13 Zàbulon abiterà lungo il lido del maree sarà l'approdo delle navi,con il fianco rivolto a Sidòne.
14 Issacar è un asino robusto,accovacciato tra un doppio recinto.
15 Ha visto che il luogo di riposo era bello,che il paese era ameno;ha piegato il dorso a portar la somaed è stato ridotto ai lavori forzati.
16 Dan giudicherà il suo popolocome ogni altra tribù d'Israele.
17 Sia Dan un serpente sulla strada,una vipera cornuta sul sentiero,che morde i garretti del cavalloe il cavaliere cade all'indietro.
18 Io spero nella tua salvezza, Signore!
19 Gad, assalito da un'orda,ne attacca la retroguardia.
20 Aser, il suo pane è pingue:egli fornisce delizie da re.
21 Nèftali è una cerva slanciatache dà bei cerbiatti.
22 Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe;germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,i cui rami si stendono sul muro.
23 Lo hanno esasperato e colpito,lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.
24 Ma è rimasto intatto il suo arcoe le sue braccia si muovon velociper le mani del Potente di Giacobbe,per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.
25 Per il Dio di tuo padre - egli ti aiuti!e per il Dio onnipotente - egli ti benedica!Con benedizioni del cielo dall'alto,benedizioni dell'abisso nel profondo,benedizioni delle mammelle e del grembo.
26 Le benedizioni di tuo padre sono superiorialle benedizioni dei monti antichi,alle attrattive dei colli eterni.e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!
27 Beniamino è un lupo che sbrana:al mattino divora la predae alla sera spartisce il bottino.
28 Tutti questi formano le dodici tribù d'Israele, questo è ciò che disse loroil loro padre, quando li ha benedetti; ognuno egli benedisse con una benedizioneparticolare.
29 Poi diede loro quest'ordine: «Io sto per essere riunito ai miei antenati:seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efronl'Hittita, 30 nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte aMamre, nel paese di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efronl'Hittita come proprietà sepolcrale. 31 Là seppellirono Abramo e Sara suamoglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia. 32 Laproprietà del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagliHittiti.33 Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedinel letto e spirò e fu riunito ai suoi antenati.
50 1 Allora Giuseppe si gettò sulla faccia di suo padre, pianse su di lui e lobaciò. 2 Poi Giuseppe ordinò ai suoi medici di imbalsamare suo padre. I mediciimbalsamarono Israele 3 e vi impiegarono quaranta giorni, perché tanti neoccorrono per l'imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni.4 Passati i giorni del lutto, Giuseppe parlò alla casa del faraone: «Se hotrovato grazia ai vostri occhi, vogliate riferire agli orecchi del faraonequeste parole: 5 Mio padre mi ha fatto giurare: Ecco, io sto per morire: tudevi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nel paese di Canaan. Ora,possa io andare a seppellire mio padre e tornare». 6 Il faraone rispose: «Và eseppellisci tuo padre com'egli ti ha fatto giurare».
7 Allora Giuseppe andò aseppellire suo padre e con lui andarono tutti i ministri del faraone, glianziani della sua casa, tutti gli anziani del paese d'Egitto, 8 tutta la casadi Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Soltanto i loro bambini ei loro greggi e i loro armenti essi lasciarono nel paese di Gosen. 9 Andaronocon lui anche i carri da guerra e la cavalleria, così da formare una carovanaimponente.
10 Quando arrivarono all'Aia di Atad, che è al di là del Giordano,fecero un lamento molto grande e solenne ed egli celebrò per suo padre un luttodi sette giorni. 11 I Cananei che abitavano il paese videro il lutto alla Aiadi Atad e dissero: «E' un lutto grave questo per gli Egiziani». Per questo la sichiamò Abel-Mizraim, che si trova al di là del Giordano.
12 Poi i suoi figlifecero per lui così come aveva loro comandato. 13 I suoi figli lo portarono nelpaese di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campoche Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l'Hittita, eche si trova di fronte a Mamre.
14 Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe tornòin Egitto insieme con i suoi fratelli e con quanti erano andati con lui aseppellire suo padre.
15 Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padreera morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non cirenderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?». 16 Allora mandarono a dire aGiuseppe: «Tuo padre prima di morire ha dato quest'ordine: 17 Direte aGiuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché tihanno fatto del male! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuopadre!». Giuseppe pianse quando gli si parlò così.
18 E i suoi fratelliandarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: «Eccoci tuoi schiavi!».19 Ma Giuseppe disse loro: «Non temete. Sono io forse al posto di Dio? 20 Sevoi avevate pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a unbene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso.21 Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostribambini». Così li consolò e fece loro coraggio.
22 Ora Giuseppe con la famigliadi suo padre abitò in Egitto; Giuseppe visse centodieci anni. 23 Così Giuseppevide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir,figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe.
24 Poi Giuseppe disseai fratelli: «Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscireda questo paese verso il paese ch'egli ha promesso con giuramento ad Abramo, aIsacco e a Giacobbe». 25 Giuseppe fece giurare ai figli di Israele così: «Dioverrà certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa».
26 Poi Giuseppe morì all'età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto inun sarcofago in Egitto.
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