Daniel (CEI) 1



DANIELE (CEI)




I RAGAZZI EBREI ALLA CORTE DI NABUCODONOSOR

1 1 L'anno terzo del regno di Ioiakìm re di Giuda, Nabucodònosor re di Babiloniamarciò su Gerusalemme e la cinse dassedio. 2 Il Signore mise Ioiakìm re di Giuda nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, edegli li trasportò in Sennaàr e depositò gli arredi nel tesoro del tempio del suodio.
3
Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgligiovani israeliti di stirpe reale o di famiglia nobile, 4 senza difetti, dibell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poterstare nella reggia, per essere istruiti nella scrittura e nella lingua deiCaldei.5 Il re assegnò loro una razione giornaliera di vivande e di vino della suatavola; dovevano esser educati per tre anni, al termine dei quali sarebberoentrati al servizio del re.
6
Fra di loro vi erano alcuni Giudei: Daniele,Anania, Misaele e Azaria; 7 però il capo dei funzionari di corte chiamò DanieleBaltazzàr; Anania Sadràch; Misaele Mesàch e Azaria Abdènego.
8
Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e conil vino dei suoi banchetti e chiese al capo dei funzionari di non farlocontaminare.9 Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo deifunzionari. 10 Però egli disse a Daniele: «Io temo che il re mio signore, cheha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magredi quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevoledavanti al re». 11 Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionariaveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: 12 «Mettici alla prova perdieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, 13 poi siconfrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani chemangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi comeavrai constatato». 14 Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni;15 terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride diquelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. 16 D'allorain poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino ediede loro soltanto legumi.
17
Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogniscrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni.18 Terminato il tempo stabilito dal re entro il quale i giovani dovevanoessergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodònosor. 19 Il reparlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania,Misaele e Azaria, i quali rimasero al servizio del re; 20 in qualunque affaredi sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse, li trovò dieci voltesuperiori a tutti i maghi e astrologi che c'erano in tutto il suo regno.
21
Così Daniele vi rimase fino al primo anno del re Ciro.


IL SOGNO DI NABUCODONOSOR

Il re interroga i suoi indovini

2 1 Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo nefu tanto agitato da non poter più dormire. 2 Allora il re ordinò che fosserochiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli isogni. Questi vennero e si presentarono al re. 3 Egli disse loro: «Ho fatto unsogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione». 4 I caldeirisposero al re (aramaico): «Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoiservi e noi te ne daremo la spiegazione». 5 Rispose il re ai caldei: «Questa èla mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua spiegazione saretefatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. 6 Se invece mirivelerete il sogno e me ne darete la spiegazione, riceverete da me doni, regalie grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione».
7
Essireplicarono: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo laspiegazione». 8 Rispose il re: «Comprendo bene che voi volete guadagnar tempo,perché avete inteso la mia decisione. 9 Se non mi dite qual era il mio sogno,una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposteastute e false in attesa che le circostanze si mutino. Perciò ditemi il sogno eio saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione». 10 I caldeirisposero davanti al re: «Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare larichiesa del re: difatti nessun re, per quanto potente e grande, ha maidomandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo. 11 La richiesa del reè tanto difficile, che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dei lacui dimora è lontano dagli uomini».
12
Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babiloniafossero messi a morte. 13 Il decreto fu pubblicato e gia i saggi venivanouccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi amorte.


Intervento di Daniele

14 Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capodelle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia, 15 e dissead Ariòch, ufficiale del re: «Perché il re ha emanato un decreto così severo?».Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele. 16 Egli allora entrò dal re e pregò chegli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione dei sogni al re.
17
Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele eAzaria, 18 ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questomistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme contutti gli altri saggi di Babilonia.19 Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciòDaniele benedisse il Dio del cielo:
20
«Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.
21
Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,concede la sapienza ai saggi,agli intelligenti il sapere.
22
Svela cose profonde e occultee sa quel che è celato nelle tenebree presso di lui è la luce.
23
Gloria e lode a te, Dio dei miei padri,che mi hai concesso la sapienza e la forza,mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandatoe ci hai illustrato la richiesta del re».
24
Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l'incaricodi uccidere i saggi di Babilonia, e presentatosi gli disse: «Non uccidere isaggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazionedel sogno». 25 Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e glidisse: «Ho trovato un uomo fra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al rela spiegazione del sogno». 26 Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr:«Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?».27 Daniele, davanti al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede laspiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi,né da indovini; 28 ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli harivelato al re Nabucodònosor quel che avverrà al finire dei giorni. Ecco dunquequal era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentredormivi nel tuo letto.
29
O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri aletto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto svelarti ciò chedovrà avvenire. 30 Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché iopossieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data laspiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore.
31
Tu staviosservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinariosplendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. 32 Aveva la testad'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo,33 le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta.34 Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano diuomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e diargilla, e li frantumò. 35 Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, ilbronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate; il ventoli portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito lastatua, divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione.
36
Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 37 Tu o re, sei ilre dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e lagloria. 38 A te ha concesso il dominio sui figli dell'uomo, sugli animaliselvatici, sugli uccelli del cielo; tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro.39 Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno,quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 40 Vi sarà poi un quartoregno, duro come il ferro. Come il ferro spezza e frantuma tutto, così quelregno spezzerà e frantumerà tutto. 41 Come hai visto, i piedi e le dita eranoin parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regnosarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all'argilla. 42 Se le dita deipiedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una partedel regno sarà forte e l'altra fragile. 43 Il fatto d'aver visto il ferromescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via dimatrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non siamalgama con l'argilla. 44 Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgereun regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo:stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre.45 Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non permano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento el'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo inpoi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».


Professione di fede del re

46 Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti aDaniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi. 47 Quindi rivolto aDaniele gli disse: «Certo, il vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei re eil rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero». 48 Ilre esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore ditutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia; 49 surichiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia,Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla corte del re.


L'ADORAZIONE DELLA STATUA D'ORO

Nabucodonosor erige una statua d'oro

3 1 Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessantacubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nellaprovincia di Babilonia.2 Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i prefetti, igovernatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alteautorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statuache il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.3 I sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici,i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all'inaugurazionedella statua. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere dal re.
4
Un banditore gridò ad alta voce: «Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivoltoquesto proclama: 5 Quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra,dell'arpicordo, del salterio, della zampogna, e d'ogni specie di strumentimusicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro, che il re Nabucodònosor hafatto innalzare.6 Chiunque non si prostrerà alla statua, in quel medesimo istante sarà gettatoin mezzo ad una fornace di fuoco ardente».7 Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, in quell'istante che ebbero udito ilsuono del corno, del flauto, dell'arpicordo, del salterio e di ogni specie distrumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro, che il reNabucodònosor aveva fatto innalzare.


Denunzia e condanna dei Giudei

8 Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei9 e andarono a dire al re Nabucodònosor: «Re, vivi per sempre! 10 Tu haidecretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, dellacetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumentimusicali, si deve prostrare e adorare la statua d'oro: 11 chiunque non siprostrerà per adorarla, sia gettato in mezzo ad una fornace con il fuoco acceso.12 Ora, ci sono alcuni Giudei, ai quali hai affidato gli affari della provinciadi Babilonia, cioè Sadràch, Mesàch e Abdènego, che non ti obbediscono, re: nonservono i tuoi dei e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto innalzare».13 Allora Nabucodònosor, sdegnato, comandò che gli si conducessero Sadràch,Mesàch e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re. 14 Nabucodònosordisse loro: «E' vero, Sadràch, Mesàch e Abdènego, che voi non servite i miei deie non adorate la statua d'oro che io ho fatto innalzare? 15 Ora, se voi saretepronti, quando udirete il suono del corno, del flauto, della cetra,dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumentimusicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti inquel medesimo istante sarete gettati in mezzo ad una fornace dal fuoco ardente.Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?».
16
Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Re, noi nonabbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito; 17 sappi però che ilnostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso edalla tua mano, o re.
18
Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi nonserviremo mai i tuoi dei e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto».
19
Allora Nabucodònosor, acceso d'ira e con aspetto minaccioso contro Sadràch,Mesàch e Abdènego, ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette voltepiù del solito. 20 Poi, ad alcuni uomini fra i più forti del suo esercito,comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace con ilfuoco acceso.
21
Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli,calzari, turbanti e tutti i loro abiti e gettati in mezzo alla fornace con ilfuoco acceso.22 Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso almassimo la fornace per gettarvi Sadràch, Mesàch e Abdènego, rimasero uccisidalle fiamme, 23 nel momento stesso che i tre giovani Sadràch, Mesàch eAbdènego cadevano legati nella fornace con il fuoco acceso.


Cantico di Azaria nella fornace

24 Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano ilSignore.25 Azaria, alzatosi, fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la boccadisse:
26
«Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri;degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
27
Tu sei giusto in tutto ciò che hai fatto;tutte le tue opere sono vere,rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi.
28
Giusto è stato il tuo giudizioper quanto hai fatto ricadere su di noie sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme.questoa causa dei nostri peccati,


Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto

29 poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito dainiqui,allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,
30
non li abbiamo osservati, non abbiamo fattoquanto ci avevi ordinato per il nostro bene.
31
Ora quanto hai fatto ricadere su di noi,tutto ciò che ci hai fatto, l'hai fatto con rettogiudizio:
32
ci hai dato in potere dei nostri nemici,ingiusti, i peggiori fra gli empi,e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra.
33
Ora non osiamo aprire la bocca:disonore e disprezzo sono toccati ai tuoi servi,ai tuoi adoratori.
34
Non ci abbandonare fino in fondo,per amore del tuo nome, non rompere la tua alleanza;
35
non ritirare da noi la tua misericordia,per amore di Abramo tuo amico,di Isacco tuo servo, d'Israele tuo santo,
36
ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicarela loro stirpe come le stelle del cielo,come la sabbia sulla spiaggia del mare.
37
Ora invece, Signore,noi siamo diventati più piccolidi qualunque altra nazione,ora siamo umiliati per tutta la terraa causa dei nostri peccati.
38
Ora non abbiamo più né principe,né capo, né profeta, né olocausto,né sacrificio, né oblazione, né incenso,né luogo per presentarti le primiziee trovar misericordia.
39
Potessimo esser accolti con il cuore contritoe con lo spirito umiliato,come olocausti di montoni e di tori,come migliaia di grassi agnelli.
40
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a tee ti sia gradito,perché non c'è confusione per coloro che confidanoin te.
41
Ora ti seguiamo con tutto il cuore,ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.
42
Fà con noi secondo la tua clemenza,trattaci secondo la tua benevolenza,secondo la grandezza della tua misericordia.
43
Salvaci con i tuoi prodigi,dà gloria, Signore, al tuo nome.
44
Siano invece confusi quanti fanno il male ai tuoiservi,siano coperti di vergogna con tutta la loro potenza;e sia infranta la loro forza!
45
Sappiano che tu sei il Signore,il Dio unico e glorioso su tutta la terra».
46
I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare ilfuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti. 47 La fiamma sialzava quarantanove cubiti sopra la fornace 48 e uscendo bruciò quei Caldei chesi trovavano vicino alla fornace. 49 Ma l'angelo del Signore, che era sceso conAzaria e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma delfuoco 50 e rese l'interno della fornace come un luogo dove soffiasse un ventopieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male,non diede loro alcuna molestia.


Cantico dei tre giovani

51 Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare,a benedire Dio nella fornace dicendo:
52
«Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,degno di lode e di gloria nei secoli.Benedetto il tuo nome glorioso e santo,degno di lode e di gloria nei secoli.
53
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso,degno di lode e di gloria nei secoli.
54
Benedetto sei tu nel trono del tuo regno,degno di lode e di gloria nei secoli.
55
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gliabissie siedi sui cherubini,degno di lode e di gloria nei secoli.
56
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo,degno di lode e di gloria nei secoli.
57
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
58
Benedite, angeli del Signore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
59
Benedite, cieli, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
60
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, ilSignore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
61
Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
62
Benedite, sole e luna, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
63
Benedite, stelle del cielo, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
64
Benedite, piogge e rugiade, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
65
Benedite, o venti tutti, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
66
Benedite, fuoco e calore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
67
Benedite, freddo e caldo, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
68
Benedite, rugiada e brina, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
69
Benedite, gelo e freddo, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
70
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
71
Benedite, notti e giorni, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
72
Benedite, luce e tenebre, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
73
Benedite, folgori e nubi, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
74
Benedica la terra il Signore,lo lodi e lo esalti nei secoli.
75
Benedite, monti e colline, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
76
Benedite, creature tutteche germinate sulla terra, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
77
Benedite, sorgenti, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
78
Benedite, mari e fiumi, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
79
Benedite, mostri marinie quanto si muove nell'acqua, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
80
Benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
81
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, ilSignore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
82
Benedite, figli dell'uomo, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
83
Benedica Israele il Signore,lo lodi e lo esalti nei secoli.
84
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
85
Benedite, o servi del Signore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
86
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
87
Benedite, pii e umili di cuore, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
88
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore,lodatelo ed esaltatelo nei secoli,perché ci ha liberati dagl'inferi,e salvati dalla mano della morte,ci ha scampati di mezzo alla fiamma ardente,ci ha liberati dal fuoco.
89
Lodate il Signore, perché egli è buono,perché la sua grazia dura sempre.
90
Benedite, fedeli tutti, il Dio degli dei,lodatelo e celebratelo, perché la sua grazia durasempre».


Riconoscimento del miracolo

91 Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse aisuoi ministri: «Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?».«Certo, o re», risposero.92 Egli soggiunse: «Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano inmezzo al fuoco, senza subirne alcun danno; anzi il quarto è simile nell'aspettoa un figlio di dei».93 Allora Nabucodònosor si accostò alla bocca della fornace con il fuoco accesoe prese a dire: «Sadràch, Mesàch, Abdènego, servi del Dio altissimo, uscite,venite fuori». Allora Sadràch, Mesàch e Abdènego uscirono dal fuoco.
94
Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re siradunarono e, guardando quegli uomini, videro che sopra i loro corpi il fuoconon aveva avuto nessun potere; che neppure un capello del loro capo era statobruciato e i loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore del fuocoera penetrato in essi.
95
Nabucodònosor prese a dire: «Benedetto il Dio di Sadràch, Mesàch e Abdènego,il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato inlui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per nonservire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio.96 Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o linguaappartenga, proferirà offesa contro il Dio di Sadràch, Mesàch e Abdènego, siatagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta a un mucchio di rovine, poiché nessunaltro dio può in tal maniera liberare».97 Da allora il re promosse Sadràch, Mesàch e Abdènego a cariche pubblichenella provincia di Babilonia.


IL SOGNO PREMONITORE E LA FOLLIA DI NABUCODONOSOR

98 Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: Pace e prosperità!99 M'è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dioaltissimo ha fatto per me.100 Quanto sono grandi i suoi prodigie quanto straordinarie le sue meraviglie!Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio di generazione in generazione.


Nabucodonosor racconta il suo sogno

4 1 Io Nabucodònosor ero tranquillo in casa e felice nella reggia, 2 quando ebbiun sogno che mi spaventò. Le immaginazioni che mi vennero mentre ero nel mioletto e le visioni che mi passarono per la mente mi turbarono. 3 Feci undecreto con cui ordinavo che tutti i saggi di Babilonia fossero condotti davantia me, per farmi conoscere la spiegazione del sogno.4 Allora vennero i maghi, gli astrologi, i caldei e gli indovini, ai qualiesposi il sogno, ma non me ne potevano dare la spiegazione. 5 Infine mi sipresentò Daniele, chiamato Baltazzàr dal nome del mio dio, un uomo in cui è lospirito degli dei santi, e gli raccontai il sogno 6 dicendo: «Baltazzàr,principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dei santi è in te e chenessun segreto ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammenela spiegazione».7 Le visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto, erano queste:Io stavo guardando ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra.8 Quell'albero era grande, robusto,la sua cima giungeva al cieloe si poteva vedere fin dall'estremità della terra.9 I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondantie vi era in esso da mangiare per tutti. Le bestie della terra si riparavano alla sua ombrae gli uccelli del cielo facevano il nido fra i suoirami; di lui si nutriva ogni vivente.10 Mentre nel mio letto stavo osservandole visioni che mi passavano per la mente,ecco un vigilante, un santo, scese dal cielo11 e gridò a voce alta:«Tagliate l'albero e stroncate i suoi rami:scuotete le foglie, disperdetene i frutti:fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoirami.12 Lasciate però nella terra il ceppo con le radici,legato con catene di ferro e di bronzofra l'erba della campagna. Sia bagnato dalla rugiada del cieloe la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.13 Si muti il suo cuore e invece di un cuore umanogli sia dato un cuore di bestia:sette tempi passeranno su di lui.14 Così è deciso per sentenza dei vigilantie secondo la parola dei santi. Così i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che eglilo può dare a chi vuole e insediarvi anche il più piccolo degli uomini».15 Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltazzàr,dammene la spiegazione. Tu puoi darmela, perché, mentre fra tutti i saggi delmio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli deisanti.


Daniele interpreta il sogno

16 Allora Daniele, chiamato Baltazzàr, rimase per qualche tempo confuso eturbato dai suoi pensieri. Ma il re gli si rivolse: «Baltazzàr, il sogno non titurbi e neppure la sua spiegazione». Rispose Baltazzàr: «Signor mio, valga ilsogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari. 17 L'alberoche tu hai visto, grande e robusto, la cui cima giungeva fino al cielo e sipoteva vedere da tutta la terra 18 e le cui foglie erano belle e i suoi fruttiabbondanti e in cui c'era da mangiare per tutti e sotto il quale dimoravano lebestie della terra e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo,19 sei tu, re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta,è giunta al cielo e il tuo dominio si è esteso sino ai confini della terra.20 Che il re abbia visto un vigilante, un santo che scendeva dal cielo ediceva: Tagliate l'albero, spezzatelo, però lasciate nella terra il ceppo dellesue radici legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba della campagna esia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie dellaterra, finché sette tempi siano passati su di lui, 21 questa, o re, ne è laspiegazione e questo è il decreto dell'Altissimo, che deve essere eseguito soprail re, mio signore: 22 Tu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimorasarà con le bestie della terra; ti pascerai d'erba come i buoi e sarai bagnatodalla rugiada del cielo; sette tempi passeranno su di te, finché tu riconoscache l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole.23 L'ordine che è stato dato di lasciare il ceppo con le radici dell'alberosignifica che il tuo regno ti sarà ristabilito, quando avrai riconosciuto che alCielo appartiene il dominio. 24 Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta ituoi peccati con l'elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia versogli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità».


Il sogno si realizza

25 Tutte queste cose avvennero al re Nabucodònosor.26 Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza della reggia di Babilonia,27 il re prese a dire: «Non è questa la grande Babilonia che io ho costruitocome reggia per la gloria della mia maestà, con la forza della mia potenza?».28 Queste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dalcielo: «A te io parlo, re Nabucodònosor: il regno ti è tolto! 29 Sarai cacciatodal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pasceraid'erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu riconosca chel'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole».30 In quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fucacciato dal consorzio umano, mangiò l'erba come i buoi e il suo corpo fubagnato dalla rugiada del cielo: il pelo gli crebbe come le penne alle aquile ele unghie come agli uccelli.31 «Ma finito quel tempo, io Nabucodònosor alzai gli occhi al cielo e laragione tornò in me e benedissi l'Altissimo; lodai e glorificai colui che vivein eterno,la cui potenza è potenza eternae il cui regno è di generazione in generazione.32 Tutti gli abitanti della terrasono, davanti a lui, come un nulla;egli dispone come gli piace delle schiere del cieloe degli abitanti della terra. Nessuno può fermargli la mano e dirgli: Che cosa fai?33 In quel tempo tornò in me la conoscenza e con la gloria del regno mi furestituita la mia maestà e il mio splendore: i miei ministri e i miei prìncipimi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu concesso un potereanche più grande. 34 Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re delcielo: tutte le sue opere sono verità e le sue vie giustizia; egli può umiliarecoloro che camminano nella superbia».


IL BANCHETTO DI BALDASSAR

5 1 Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari einsieme con loro si diede a bere vino. 2 Quando Baldassàr ebbe molto bevutocomandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padreaveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re ei suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine. 3 Furono quindi portati i vasid'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoigrandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; 4 mentre bevevanoil vino, lodavano gli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e dipietra. 5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le qualiscrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vederequelle dita che scrivevano, 6 il re cambiò d'aspetto: spaventosi pensieri loassalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi glibattevano l'uno contro l'altro.7 Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi,i caldei e gli indovini. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia:«Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito diporpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno». 8 Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggerequella scrittura né darne al re la spiegazione.9 Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandirestarono sconcertati.10 La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala delbanchetto e, rivolta al re, gli disse: «Re, vivi per sempre! I tuoi pensieri nonti spaventino né si cambi il colore del tuo volto. 11 C'è nel tuo regno unuomo, in cui è lo spirito degli dei santi. Al tempo di tuo padre si trovò in luiluce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dei. Il re Nabucodònosortuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degliindovini. 12 Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamatoBaltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni,spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed eglidarà la spiegazione».13 Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: «Sei tuDaniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dallaGiudea? 14 Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dei santi e che sitrova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria. 15 Poco fa sono staticondotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per leggere questa scritturae darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci. 16 Ora, mi è stato dettoche tu sei esperto nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora,porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno».17 Daniele rispose al re: «Tieni pure i tuoi doni per te e dà ad altri i tuoiregali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.18 O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno,grandezza, gloria e magnificenza. 19 Per questa grandezza che aveva ricevuto,tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egliuccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva.20 Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinònell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria.21 Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello dellebestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suocorpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimodomina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace. 22 Tu,Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi aconoscenza di tutto questo. 23 Anzi tu hai insolentito contro il Signore delcielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avetebevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lodeagli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali nonvedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani èla tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. 24 Da lui fu allora mandataquella mano che ha tracciato quello scritto, 25 di cui questa è la lettura:mene, tekel, peres, 26 e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computatoil tuo regno e gli ha posto fine. 27 Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance esei stato trovato mancante. 28 Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e aiPersiani». 29 Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora,ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signoredel regno.30 In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso: 31 Dario il Medoricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni.


DANIELE NELLA FOSSA DEI LEONI

Gelosia dei satrapi


Daniel (CEI) 1