Jérémie (CEI) 34

34 1 Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore, quando Nabucodònosor re diBabilonia con tutto il suo esercito e tutti i regni della terra sotto il suodominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le cittàdipendenti: 2 Così dice il Signore, Dio di Israele: «Và a parlare a Sedecìa redi Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco io do questa città in mano al redi Babilonia, che la darà alle fiamme. 3 Tu non scamperai dalla sua mano, masarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del redi Babilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai a Babilonia.4 Tuttavia, ascolta la parola del Signore, o Sedecìa re di Giuda! Così dice ilSignore a tuo riguardo: Non morirai di spada! 5 Morirai in pace e come sibruciarono aròmi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda chefurono prima di te, così si bruceranno per te e per te si farà il lamentodicendo: Ahimè, Signore! Questo ho detto». Oracolo del Signore.6 Il profeta Geremia riferì a Sedecìa re di Giuda tutte queste parole inGerusalemme. 7 Frattanto l'esercito del re di Babilonia muoveva guerra aGerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà,poiché solo queste fortezze erano rimaste fra le città di Giuda.


Il problema della liberazione degli schiavi

8 Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbeconcluso un'alleanza con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, diproclamare la libertà degli schiavi, 9 rimandando liberi ognuno il suo schiavoebreo e la sua schiava ebrea, così che nessuno costringesse più alla schiavitùun Giudeo suo fratello.10 Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito all'alleanza,acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e ognuno la propriaschiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e lirimandarono effettivamente; 11 ma dopo si pentirono e ripresero gli schiavi ele schiave che avevano rimandati liberi e li ridussero di nuovo schiavi eschiave.12 Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 «Così dice ilSignore, Dio di Israele: Io ho concluso un'alleanza con i vostri padri, quandoli ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione servile, dicendo:14 Al compiersi di sette anni rimanderà ognuno il suo fratello ebreo che sisarà venduto a te; egli ti servirà sei anni, quindi lo rimanderai liberodisimpegnato da te; ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestaronoorecchio. 15 Ora voi oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è rettoai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo fratello; voi avevateconcluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16 Mapoi, avete mutato di nuovo parere e profanando il mio nome avete ripreso ognunogli schiavi e le schiave, che avevate rimandati liberi secondo il lorodesiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave.17 Perciò dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognunoproclamasse la libertà del proprio fratello e del proprio prossimo: ora, ecco,io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla pestee alla fame e vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra. 18 Gliuomini che hanno trasgredito la mia alleanza, perché non hanno eseguito itermini dell'alleanza che avevano conclusa in mia presenza, io li renderò comeil vitello che spaccarono in due passando fra le sue metà. 19 I capi di Giuda,i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese, chepassarono attraverso le due metà del vitello, 20 li darò in mano ai loro nemicie a coloro che attentano alla loro vita; i loro cadaveri saranno pasto agliuccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 21 Darò Sedecìa re di Giuda e isuoi capi in mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vitae in mano all'esercito del re di Babilonia, che ora si è allontanato da voi.22 Ecco, io darò un ordine - dice il Signore - e li farò tornare verso questacittà, la assedieranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme e le città diGiuda le renderò desolate, senza abitanti».


L'esempio dei Recabiti

35 1 Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore nei giorni di Ioiakìm figliodi Giosia, re di Giuda: 2 «Và dai Recabiti e parla loro, conducili in una dellestanze nel tempio del Signore e offri loro vino da bere». 3 Io allora presiIazanià figlio di Geremia, figlio di Cabassinià, i suoi fratelli e tutti i suoifigli, cioè tutta la famiglia dei Recabiti. 4 Li condussi nel tempio delSignore, nella stanza dei figli di Canàn figlio di Iegdalià, uomo di Dio, laquale si trova vicino alla stanza dei capi, sopra la stanza di Maasià figlio diSallùm, custode di servizio alla soglia. 5 Posi davanti ai membri dellafamiglia dei Recabiti boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: «Beveteil vino!». 6 Essi risposero: «Noi non beviamo vino, perché Ionadàb figlio diRecàb, nostro antenato, ci diede quest'ordine: Non berrete vino, né voi né ivostri figli, mai; 7 non costruirete case, non seminerete sementi, nonpianterete vigne e non ne possederete alcuna, ma abiterete nelle tende tutti ivostri giorni, perché possiate vivere a lungo sulla terra, dove vivete comeforestieri. 8 Noi abbiamo obbedito agli ordini di Ionadàb figlio di Recàb,nostro antenato, riguardo a quanto ci ha comandato, così che noi, le nostremogli, i nostri figli e le nostre figlie, non beviamo vino per tutta la nostravita; 9 non costruiamo case da abitare né possediamo vigne o campi o sementi.10 Noi abitiamo nelle tende, obbediamo e facciamo quanto ci ha comandatoIonadàb nostro antenato. 11 Quando Nabucodònosor re di Babilonia è venutocontro il paese, ci siamo detti: Venite, entriamo in Gerusalemme per sfuggireall'esercito dei Caldei e all'esercito degli Aramei. Così siam venuti ad abitarein Gerusalemme».12 Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 «Così dice ilSignore degli eserciti, Dio di Israele: Và e riferisci agli uomini di Giuda eagli abitanti di Gerusalemme: Non accetterete la lezione, ascoltando le mieparole? Oracolo del Signore. 14 Sono state messe in pratica le parole diIonadàb figlio di Recàb, il quale aveva comandato ai suoi figli di non berevino. Essi infatti non lo hanno bevuto fino a oggi, perché hanno obbedito alcomando del loro padre. Io vi ho parlato con continua premura, ma voi non miavete ascoltato! 15 Vi ho inviato tutti i miei servi, i profeti, con vivasollecitudine per dirvi: Abbandonate ciascuno la vostra condotta perversa,emendate le vostre azioni e non seguite altri dei per servirli, per poterabitare nel paese che ho concesso a voi e ai vostri padri, ma voi non aveteprestato orecchio e non mi avete dato retta. 16 Così i figli di Ionadàb figliodi Recàb hanno eseguito il comando che il loro padre aveva dato loro; questopopolo, invece, non mi ha ascoltato. 17 Perciò dice il Signore, Dio deglieserciti e Dio di Israele: Ecco, io manderò su Giuda e su tutti gli abitanti diGerusalemme tutto il male che ho annunziato contro di essi, perché ho parlatoloro e non mi hanno ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto».18 Geremia riferì alla famiglia dei Recabiti: «Dice il Signore degli eserciti,Dio di Israele: Poiché avete ascoltato il comando di Ionadàb vostro padre eavete osservato tutti i suoi decreti e avete fatto quanto vi aveva ordinato,19 per questo dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: a Ionadàb figliodi Recàb non verrà mai a mancare qualcuno che stia sempre alla mia presenza».


IV. LE SOFFERENZE DI GEREMIA

Il rotolo del 605-604

36 1 Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola furivolta a Geremia da parte del Signore: 2 «Prendi un rotolo da scrivere escrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tuttele nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi.3 Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo difare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdoneròle loro iniquità e i loro peccati».4 Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura diGeremia, tutte le cose che il Signore gli aveva detto su un rotolo per scrivere.5 Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io ne sono impedito e non posso andare neltempio del Signore. 6 Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scrittosotto la mia dettatura, le parole del Signore, facendole udire al popolo neltempio del Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce atutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. 7 Forse si umilieranno consuppliche dinanzi al Signore e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa,perché grande è l'ira e il furore che il Signore ha espresso verso questopopolo».8 Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia,leggendo sul rotolo le parole del Signore nel tempio.9 Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fuindetto un digiuno davanti al Signore per tutto il popolo di Gerusalemme e pertutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. 10 Barucdunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, neltempio del Signore, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nelcortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore.11 Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole delSignore lette dal libro, 12 scese alla reggia nella stanza dello scriba; edecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba eDelaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, eSedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. 13 Michea riferì loro tuttele parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.14 Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio diSelemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: «Prendi nelle mani il rotolo cheleggevi ad alta voce al popolo e vieni».Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. 15 Ed essi glidissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro.16 Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'unl'altro: «Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole». 17 Poiinterrogarono Baruc: «Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole».18 Baruc rispose: «Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io lescrivevo nel libro con l'inchiostro».19 I capi dissero a Baruc: «Và e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappiadove siete». 20 Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopoaver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al retutte queste cose.21 Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza diElisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano pressoil re. 22 Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con unbraciere acceso davanti.23 Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con iltemperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distruttol'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. 24 Il re e tutti i suoiministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose.25 Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciareil rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26 Anzi ordinò a Ieracmeèl, unprincipe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, diarrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma il Signore li aveva nascosti.27 Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciatoil rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia:28 Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nelprimo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. 29 Contro Ioiakìm re di Giudadichiarerai: «Dice il Signore: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi haiscritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese efarà scomparire da esso uomini e bestie? 30 Per questo dice il Signore controIoiakìm re di Giuda: Egli non avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadaveresarà esposto al calore del giorno e al freddo della notte. 31 Io punirò lui, lasua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro,sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il male che hominacciato, senza che mi abbiano dato ascolto».32 Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, loscriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole dellibro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furonoaggiunte molte parole simili a quelle.


Giudizio riassuntivo su Sedecia

37 1 Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm;Nabucodònosor re di Babilonia lo nominò re nel paese di Giuda. 2 Ma né lui né isuoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore avevapronunziate per mezzo del profeta Geremia.
3
Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofoniafiglio di Maasià dal profeta Geremia per dirgli: «Prega per noi il Signorenostro Dio».4 Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancoramesso in prigione.5 Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, cheassediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanatida Gerusalemme.6 Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7 «Dice ilSignore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati da me perconsultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nelsuo paese d'Egitto; 8 i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città,la prenderanno e la daranno alle fiamme».9 Dice il Signore: «Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontanerannoda noi, perché non se ne andranno. 10 Anche se riusciste a battere tuttol'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuniferiti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiammequesta città».
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Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causadell'esercito del faraone, 12 Geremia uscì da Gerusalemme per andare nellaterra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.13 Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del serviziodi guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò ilprofeta Geremia dicendo: «Tu passi ai Caldei!». 14 Geremia rispose: «E' falso!Io non passo ai Caldei»; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremiae lo condusse dai capi. 15 I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percosseroe lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevanotrasformato in un carcere. 16 Geremia entrò in una cisterna sotterranea a voltae rimase là molti giorni.17 Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto:«C'è qualche parola da parte del Signore?». Geremia rispose: «Sì» e precisò: «Tusarai dato in mano al re di Babilonia».18 Geremia poi disse al re Sedecìa: «Quale colpa ho commesso contro di te, ituoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione? 19 Edove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Babilonia non verràcontro di voi e contro questo paese? 20 Ora, ascolta, re mio signore; la miasupplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba,perché io non vi muoia».21 Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e glifu data ogni giorno una focaccia di pane proveniente dalla via dei Fornai,finché non fu esaurito tutto il pane in città.Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.


Geremia nella cisterna. Intervento di Ebed-Melech

38 1 Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia ePascùr figlio di Malchia udirono queste parole che Geremia rivolgeva a tutto ilpopolo: 2 «Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà comebottino e vivrà. 3 Dice il Signore: Certo questa città sarà data in manoall'esercito del re di Babilonia che la prenderà».4 I capi allora dissero al re: «Si metta a morte questo uomo, appunto perchéegli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto ilpopolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere delpopolo, ma il male». 5 Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani;il re infatti non ha poteri contro di voi».6 Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia,principe regale, la quale si trovava nell'atrio della prigione. Calarono Geremiacon corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nelfango.7 Ebed-Mèlech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia erastato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino,8 Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re: 9 «Re mio signore, quegliuomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia,gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c'è piùpane nella città». 10 Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlech l'Etiope:«Prendi con te da qui tre uomini e fà risalire il profeta Geremia dalla cisternaprima che muoia».11 Ebed-Mèlech prese con sé gli uomini, andò nella reggia, nelguardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò aGeremia nella cisterna con corde.12 Ebed-Mèlech disse a Geremia: «Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli straccialle ascelle sotto le corde». Geremia fece così. 13 Allora tirarono su Geremiacon le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio dellaprigione.


Ultimo incontro di Geremia con Sedecia

14 Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire pressodi sé al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: «Ti domando unacosa, non nascondermi nulla!». 15 Geremia rispose a Sedecìa: «Se te la dico,non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto».16 Allora il re Sedecìa giurò in segreto a Geremia: «Com'è vero che vive ilSignore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìadi quegli uomini che attentano alla tua vita!».17 Geremia allora disse a Sedecìa: «Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio diIsraele: Se uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora avrai salvala vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete;18 se invece non uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, alloraquesta città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tunon scamperai dalle loro mani».19 Il re Sedecìa rispose a Geremia: «Ho paura dei Giudei che sono passati aiCaldei; temo di essere consegnato in loro potere e che essi mi maltrattino».20 Ma Geremia disse: «Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signoreriguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai; 21 se, invece, rifiutidi uscire, questo il Signore mi ha rivelato: 22 Ecco, tutte le donne rimastenella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia ediranno:Ti hanno abbindolato e ingannatogli uomini di tua fiducia.I tuoi piedi si sono affondati nella melma,mentre essi sono spariti.23 Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu nonsfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto prigioniero in mano del re diBabilonia e questa città sarà data alle fiamme».24 Sedecìa disse a Geremia: «Nessuno sappia di questi discorsi perché tu nonmuoia. 25 Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e tidomanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla,altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re, 26 turisponderai loro: Ho presentato la supplica al re perché non mi mandasse dinuovo nella casa di Giònata a morirvi».27 Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli risposeproprio come il re gli aveva ordinato, così che lo lasciarono tranquillo, poichéla conversazione non era stata ascoltata.28 Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presaGerusalemme.


Sorte di Geremia alla caduta di Gerusalemme

39 1 Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re diBabilonia mosse con tutto l'esercito contro Gerusalemme e l'assediò. 2 Nelquarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta unabreccia nella città, 3 entrarono tutti i generali del re di Babilonia e sistabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim,capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di fontiera e tuttigli altri capi del re di Babilonia.4 Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggironouscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le duemura, e presero la via dell'Araba. 5 Ma i soldati caldei li inseguirono eraggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero daNabucodònosor re di Babilonia a Ribla nel paese di Amat, dove il re pronunziò lasentenza su di lui. 6 Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa, aRibla, sotto gli occhi di lui; il re di Babilonia fece anche sgozzare tutti inotabili di Giuda. 7 Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo legò con catene percondurlo a Babilonia. 8 I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case delpopolo e demolirono le mura di Gerusalemme. 9 Tutto il resto del popolo rimastoin città e i disertori che erano passati a lui e tutto il resto del popolo,Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò a Babilonia. 10 Nabuzaradàn, capodelle guardie, lasciò nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevanonulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.11 Quanto a Geremia, Nabucodònosor re di Babilonia aveva dato questedisposizioni a Nabuzaradàn, capo delle guardie: 12 «Prendilo e tieni gli occhisu di lui, non fargli alcun male, ma fà per lui ciò che egli ti dirà». 13 Essiallora - cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn capo dei funzionari,Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera e tutti gli alti ufficialidel re di Babilonia - 14 mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigionee lo consegnarono a Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché loconducesse a casa. Così egli rimase in mezzo al popolo.


Oracolo di salvezza per Ebed-Melech

15 A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancorarinchiuso nell'atrio della prigione: 16 «Và a dire a Ebed-Mèlech l'Etiope: Cosìdice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mieparole contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno essesi avvereranno sotto i tuoi occhi. 17 Ma io ti libererò in quel giorno -oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi.18 Poiché, certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata lavita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in me. Oracolo del Signore».


Ancora la sorte di Geremia

40 1 Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzaradàn, capodelle guardie, lo aveva rimandato libero da Rama, avendolo preso mentre eralegato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda, iquali venivano condotti in esilio a Babilonia. 2 Il capo delle guardie preseGeremia e gli disse: «Il Signore tuo Dio ha predetto questa sventura per questoluogo; 3 il Signore l'ha mandata, compiendo quanto aveva minacciato, perché voiavete peccato contro il Signore e non avete ascoltato la sua voce; perciò vi ècapitata una cosa simile. 4 Ora ecco, ti sciolgo queste catene dalle mani. Sepreferisci venire con me a Babilonia, vieni; io veglierò su di te. Se invecepreferisci non venire con me a Babilonia, rimani. Vedi, tutta la regione stadavanti a te; và pure dove ti piace e ti è comodo andare. 5 Torna pure pressoGodolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, che il re di Babilonia ha messo acapo delle città di Giuda. Rimani con lui in mezzo al popolo oppure và dove tipiace andare».Il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo licenziò.6 Allora Geremia andò in Mizpà da Godolia figlio di Achikàm, e si stabilì conlui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.


Godolia governatore: suo assassinio

7 Tutti i capi dell'esercito, che si erano dispersi per la regione con i lorouomini, vennero a sapere che il re di Babilonia aveva messo a capo del paeseGodolia figlio di Achikàm, e gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambinie i poveri del paese che non erano stati deportati a Babilonia. 8 Si recaronoallora da Godolia in Mizpà Ismaele figlio di Natania, Giovanni figlio di Kàreca,Seraià figlio di Tancùmet, i figli di Ofi di Netofa e Iezanià figlio delMaacatita con i loro uomini. 9 Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn,giurò a loro e ai loro uomini: «Non temete i funzionari caldei; rimanete nelpaese e state soggetti al re di Babilonia e vi troverete bene. 10 Quanto a me,ecco, io mi stabilisco in Mizpà come vostro rappresentante di fronte ai Caldeiche verranno da noi; ma voi fate pure la raccolta del vino, delle frutta edell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle città da voioccupate».11 Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli Ammoniti, in Edom ein tutte le altre regioni, seppero che il re di Babilonia aveva lasciato unaparte della popolazione in Giuda e aveva messo a capo di essa Godolia figlio diAchikàm, figlio di Safàn. 12 Tutti questi Giudei ritornarono da tutti i luoghinei quali si erano dispersi e vennero nel paese di Giuda presso Godolia a Mizpà.Raccolsero vino e frutta in grande abbondanza.13 Ora Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che si eranodispersi per la regione, si recarono da Godolia in Mizpà 14 e gli dissero: «Nonsai che Baalìs re degli Ammoniti ha mandato Ismaele figlio di Natania pertoglierti la vita?». Ma Godolia figlio di Achikàm non credette loro.15 Allora Giovanni figlio di Kàreca parlò segretamente con Godolia in Mizpà:«Io andrò a colpire Ismaele figlio di Natania senza che alcuno lo sappia. Perchéegli dovrebbe toglierti la vita, così che vadano dispersi tutti i Giudei che sisono raccolti intorno a te e perisca tutto il resto di Giuda?». 16 Ma Godoliafiglio di Achikàm rispose a Giovanni figlio di Kàreca: «Non commettere una cosasimile, perché è una menzogna quanto tu dici di Ismaele».


41 1 Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di Natania, figlio di Elisamà, distirpe reale, si recò con dieci uomini da Godolia figlio di Achikàm in Mizpà ementre là in Mizpà prendevano cibo insieme, 2 Ismaele figlio di Natania si alzòcon i suoi dieci uomini e colpirono di spada Godolia figlio di Achikàm, figliodi Safàn. Così uccisero colui che il re di Babilonia aveva messo a capo delpaese. 3 Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mizpà e iCaldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano colà.4 Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva la cosa,5 vennero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barbarasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle maniofferte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6 Ismaele figlio diNatania uscì loro incontro da Mizpà, mentre essi venivano avanti piangendo.Quando li ebbe raggiunti, disse loro: «Venite da Godolia, figlio di Achikàm».7 Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele figlio di Natania con isuoi uomini li sgozzò e li gettò in una cisterna.8 Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele: «Non ucciderci,perché abbiamo nascosto provviste nei campi, grano, orzo, olio e miele». Alloraegli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9 La cisterna incui Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva uccisi era la cisternagrande, quella che il re Asa aveva costruita quando era in guerra contro Baasare di Israele; Ismaele figlio di Natania la riempì dei cadaveri.10 Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava in Mizpà, lefiglie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpà, su cui Nabuzaradàn, capo delleguardie, aveva messo a capo Godolia figlio di Achikàm. Ismaele figlio di Nataniali condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.11 Intanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate cheerano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele figlio diNatania. 12 Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalireIsmaele figlio di Natania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon.13 Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni figlio di Kàreca etutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne rallegrò. 14 Tutto ilpopolo che Ismaele aveva condotto via da Mizpà si voltò e, ritornato indietro,raggiunse Giovanni figlio di Kàreca. 15 Ma Ismaele figlio di Natania sfuggì conotto uomini a Giovanni e andò presso gli Ammoniti.16 Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano conlui presero tutto il resto del popolo che Ismaele figlio di Natania avevacondotto via da Mizpà dopo aver ucciso Godolia figlio di Achikàm, uomini d'arme,donne, fanciulli ed eunuchi, e li condussero via da Gàbaon. 17 Essi partirono esostarono in Gherut-Chimàm, che si trova a fianco di Betlemme, per proseguire edentrare in Egitto, 18 lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro, poichéIsmaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikàm, che il re diBabilonia aveva messo a capo del paese.


La fuga in Egitto

42 1 Tutti i capi delle bande armate e Giovanni figlio di Kàreca, e Azaria figliodi Osaia e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, si presentarono 2 al profetaGeremia e gli dissero: «Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi ilSignore tuo Dio, in favore di tutto questo residuo di popolazione, perché noisiamo rimasti in pochi dopo essere stati molti, come vedi con i tuoi occhi.3 Il Signore tuo Dio ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosadobbiamo fare». 4 Il profeta Geremia rispose loro: «Comprendo! Ecco, pregheròil Signore vostro Dio secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signorerisponde per voi; non vi nasconderò nulla».5 Essi allora dissero a Geremia: «Il Signore sia contro di noi testimone veracee fedele, se non faremo quanto il Signore tuo Dio ti rivelerà per noi. 6 Che cisia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore nostro Dio al quale timandiamo, perché ce ne venga bene obbedendo alla voce del Signore nostro Dio».7 Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia.8 Questi chiamò Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate cheerano con lui e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, 9 e riferì loro: «Diceil Signore, Dio di Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi lavostra supplica: 10 Se continuate ad abitare in questa regione, vi renderòstabili e non vi distruggerò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché ho pietàdel male che vi ho arrecato. 11 Non temete il re di Babilonia, che vi incutetimore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi per salvarvi eper liberarvi dalla sua mano. 12 Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi,così egli avrà compassione di voi e vi lascerà dimorare nel vostro paese. 13 Seinvece, non dando retta alla voce del Signore vostro Dio, voi direte: Nonvogliamo abitare in questo paese, 14 e direte: No, vogliamo andare nel paesed'Egitto, perché là non vedremo guerre e non udremo squilli di tromba nésoffriremo carestia di pane: là abiteremo; 15 in questo caso ascolta la paroladel Signore, o resto di Giuda: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:Se voi intendete veramente andare in Egitto e vi andate per stabilirvi colà,16 ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e lafame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete. 17 Allora tuttigli uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno dispada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura cheio manderò su di loro. 18 Poiché, dice il Signore degli eserciti, Dio diIsraele: Come si è rovesciato il mio furore e la mia ira contro gli abitanti diGerusalemme, così la mia ira si rovescerà contro di voi quando sarete andati inEgitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e discherno e non vedrete mai più questo luogo».
19
Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: «Non andate in Egitto.Sappiate bene che oggi io vi ho solennemente avvertiti. 20 Poiché avete messo arischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore vostro Dio,dicendomi: Intercedi per noi presso il Signore nostro Dio, dicci ciò che ilSignore nostro Dio dirà e noi lo eseguiremo. 21 Oggi ve l'ho riferito, ma voinon ascoltate la voce del Signore vostro Dio riguardo a tutto ciò per cui eglimi ha inviato a voi. 22 Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame edi peste nel luogo in cui desiderate andare a dimorare».



Jérémie (CEI) 34