Job - CEI (1974)
Job est le récit d'un oriental, non israélite, qui porte le nom d'un ancêtre (Ez 14,14). L'auteur, dont on ne sait rien, écrit sans doute vers le IVès. tandis que l'hellénisme met en crise l'ordre social et éthique. Le livre est écrit dans un hébreu difficile, avec nombre de mots rares. La teneur des propos manifeste un monothéisme pur. Le cadre narratif sert de structure au livre dont l'objet principal est la confrontation d'une sagesse religieuse avec une sagesse expérimentale. Job, dont la pratique fidèle de la Loi fait un homme juste, est accablé par le malin. Il se refuse pourtant à croire dans un Dieu qui peut par son bon vouloir soumettre l'homme à des épreuves accablantes. Lutte entre une interprétation classique et la valeur rédemptrice de l'observance de la Loi. La réponse divine tranche : Dieu est Dieu et l'homme ne peut juger Dieu. Pourtant dans le rétablissement de Job dans sa condition de béni de Dieu, on découvre la véritable réponse qu'il attendait : la malédiction n'est pas signe de péché (avec le Nouveau Testament, la réponse se trouvera renforcée par la Croix). Le plan est le suivant : prologue (1-2), poème (3-42) -cycle 1 des discours (3-14); cycle 2 (15-21) ; cycle 3 (22-27) ; éloge de la sagesse (28,1-28) ; derniers discours de Job (29-31) ; discours d'Elihou (32) ; discours de Yahvé (38-40) ; épilogue (44)

  • Bibbia officiale della CEI
  • (c) C.E.I. 1974

  • Table des matières


    GIOBBE (CEI)


    I. PROLOGO
    1 Satana mette Giobbe alla prova
    3 II. DIALOGO
    1. PRIMO CICLO DI DISCORSI
    Giobbe maledice il giorno della sua nascita
    6 L'uomo oppresso conosce solo la sua miseria
    7 Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino
    8 Il corso inarrestabile della giustizia divina
    9 La giustizia divina è al di sopra del diritto
    11 La sapienza di Dio provoca il riconoscimento di Giobbe
    12 La sapienza di Dio si manifesta anche con le devastazioni provocate dalla sua potenza
    15 2. SECONDO CICLO DI DISCORSI
    Giobbe si condanna con le sue stesse parole
    16 Dall'ingiustizia degli uomini alla giustizia di Dio
    18 La collera non può nulla contro la giustizia
    19 Il trionfo della fede nell'abbandono di Dio e degli uomini
    20 L'ordine della giustizia non ammette eccezioni
    21 La smentita dei fatti
    22 3. TERZO CICLO DI DISCORSI
    Dio castiga solo in nome della giustizia
    23 Dio è lontano e il male trionfa
    25 Inno all'onnipotenza di Dio
    26 Bildad parla all'aria
    27 Giobbe, innocente, conosce la potenza di Dio
    28 4. ELOGIO DELLA SAPIENZA
    La sapienza inaccessibile all'uomo
    29 5. CONCLUSIONE DEL DIALOGO
    30 B. Angoscia presente
    31 Apologia di Giobbe
    32 III. I DISCORSI DI ELIU
    Intervento di Eliu
    Finché andavate in cerca di argomenti
    33 La presunzione di Giobbe
    34 Scacco dei tre saggi nel discolpare Dio
    35 Dio non è indifferente ai casi umani
    36 Il vero senso delle sofferenze di Giobbe
    Inno alla sapienza onnipotente
    38 IV. I DISCORSI DI IAHVE
    PRIMO DISCORSO
    La sapienza creatrice confonde Giobbe
    40 SECONDO DISCORSO
    Dio controlla le forze del male
    Le bestie
    42 Ultima risposta di Giobbe
    V. EPILOGO
    Iahve biasima i tre saggi
    Dio reintegra la fortuna di Giobbe

    Autres versions disponibles
    New American Bible - Anglais
    Nova Vulgata - Latin
    Traduction Oecuménique de la Bible - Français
    Bible du Chanoine Crampon - Français