1Maccabées (CEI) 6

6 1 Il re Antioco intanto percorreva le regioni settentrionali e seppe che c'erain Persia la città di Elimàide, famosa per ricchezza e argento e oro; 2 che viera un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d'oro, corazze e armi,lasciate là da Alessandro figlio di Filippo, il re macedone, che aveva regnatoper primo sui Greci. 3 Allora vi si recò e cercava di impadronirsi della cittàe di depredarla, ma non vi riuscì, perché il suo piano fu risaputo dagliabitanti della città, 4 che si opposero a lui con le armi; egli fu messo infuga e dovette partire di là con grande tristezza e tornare in Babilonia.
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Poivenne un messaggero in Persia ad annunciargli che erano state sconfitte letruppe inviate contro Giuda, 6 che Lisia si era mosso con un esercito tra i piùagguerriti ma era rimasto sconfitto davanti a loro e che quelli si eranorinforzati con armi e truppe e bottino ingente, riportato dagli accampamenti cheavevano distrutti; 7 che inoltre avevano demolito l'idolo da lui innalzatosull'altare in Gerusalemme, che avevano circondato con mura alte come prima ilsantuario e anche Bet-Zur, che era una sua città. 8 Il re, sentendo questenovità, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e caddeammalato per la tristezza, perché non era avvenuto secondo i suoi desideri.9 Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui una forte depressione ecredeva di morire. 10 Allora chiamò tutti i suoi amici e disse loro: «Se ne vail sonno dai miei occhi e ho l'animo oppresso dai dispiaceri; 11 ho pensato: inquale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto io cheero sì fortunato e benvoluto sul mio trono! 12 Ora mi ricordo dei mali che hofatto in Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vierano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. 13 Riconoscoche a causa di tali cose mi colpiscono questi mali: ed ecco muoio nella più neratristezza in paese straniero».


Avvento al trono di Antioco V

14 Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suoregno 15 e gli diede il diadema e la veste regia e l'anello con l'incarico diguidare Antioco suo figlio e di educarlo al regno. 16 Il re Antioco morì inquel luogo nel centoquarantanove. 17 Lisia fu informato che il re era morto edispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin dapiccolo, e lo chiamò Eupàtore.


L'assedio dell'Arca di Gerusalemme da parte di Giuda Maccabeo

18 Ora coloro che risiedevano nell'Acra impedivano il passaggio degli Israelitiintorno al tempio e cercavano di molestarli continuamente e di sostenere glistranieri. 19 Giuda si propose di eliminarli e radunò in assemblea tutto ilpopolo per stringerli d'assedio. 20 Si organizzarono dunque e posero l'assedioattorno all'Acra nell'anno centocinquanta e Giuda fece costruire terrapieni emacchine. 21 Ma alcuni di loro sfuggirono all'assedio e si unirono ad essialcuni rinnegati d'Israele 22 e andarono dal re e gli dissero: «Fino a quandonon farai giustizia e vendetta dei nostri fratelli? 23 Noi siamo stati lieti diservire tuo padre e di comportarci secondo i suoi comandi e di obbedire ai suoieditti. 24 A causa di questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio allafortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitanonelle loro mani e si dividono i nostri averi. 25 E non soltanto contro di noiallungano le mani, ma anche su tutto il tuo territorio. 26 Ed ecco, ora hannoposto il campo contro l'Acra in Gerusalemme per espugnarla e hanno fortificatoil santuario e Bet-Zur. 27 Se tu non sarai sollecito nel prevenirli, farannopeggio e non li potrai più arrestare».


Spedizione di Antioco V e di Lisia. Battaglia di Bet-Zaccaria

28 Il re si adirò, quando ebbe sentito ciò, e radunò tutti i suoi amici,comandanti dell'esercito e della cavalleria. 29 Anche dagli altri regni e dalleisole del mare gli giunsero truppe mercenarie. 30 Gli effettivi del suoesercito assommavano a centomila fanti, ventimila cavalli e trentadue elefantiaddestrati alla guerra. 31 Passarono per l'Idumea e posero il campo controBet-Zur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine; ma quelliuscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore.
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Giuda allora levòil campo dall'Acra e lo trasferì a Bet-Zaccaria di fronte al campo del re.33 Ma il re si mosse alle prime luci del mattino e trasferì lo schieramento conimpeto lungo la strada di Bet-Zaccaria; le truppe si disposero a battaglia esuonarono le trombe. 34 Posero innanzi agli elefanti succo d'uva e di more perstimolarli al combattimento. 35 Distribuirono le bestie tra le falangi eaffiancarono a ciascun elefante mille uomini protetti da corazze a maglia e daelmi di bronzo in testa e cinquecento cavalieri scelti disposti in ordineintorno a ciascuna bestia: 36 questi in ogni caso si tenevano ai lati dellabestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa.37 Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, protette dagliattacchi, legate con cinghie, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che dilà bersagliavano, e un conducente indiano. 38 Il resto della cavalleria sidispose di qua e di là sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare inemici e proteggere le falangi.
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Quando il sole brillava sugli scudi d'oro edi bronzo, ne risplendevano per quei riflessi i monti e brillavano come fiaccoleardenti. 40 Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime deimonti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati. 41 Tremavanoquanti sentivano il frastuono di quella moltitudine e la marcia di tanta gente eil cozzo delle armi: era veramente un esercito immenso e forte. 42 Giuda con lesue truppe si avvicinò per attaccare lo schieramento e caddero nel campo del reseicento uomini. 43 Eleàzaro, chiamato Auaran, vide uno degli elefanti,protetto di corazze regie, sopravanzare tutte le altre bestie e pensò che sopraci fosse il re; 44 volle allora sacrificarsi per la salvezza del suo popolo eprocurarsi nome eterno. 45 Corse dunque là con coraggio attraverso la falange ecolpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici si dividevano davanti alui, ritirandosi sui due lati. 46 Egli s'introdusse sotto l'elefante, lo infilòcon la spada e lo uccise; quello cadde sopra di lui ed Eleàzaro morì.47 Ma vedendo la potenza delle forze del re e l'impeto delle milizie, i Giudeisi ritirarono.


Presa di Bet-Zur e assedio del monte Sion da parte dei Siri

48 Allora i reparti dell'esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemmee il re si accampò contro la Giudea e il monte Sion. 49 Fece pace con quelliche erano in Bet-Zur, i quali uscirono dalla città, non avendo più vettovaglieper sostenere l'assedio: la terra infatti era nel riposo dell'anno sabbatico.50 Il re s'impadronì di Bet-Zur e vi pose un presidio a guardia.
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Intanto siaccampò contro il santuario per molto tempo e allestì terrapieni e macchine,lanciafiamme e baliste, scorpioni per lanciar frecce e fionde. 52 Anche idifensori opposero macchine alle loro macchine e i combattimenti durarono moltigiorni. 53 Ma non c'erano più viveri nei depositi poiché era in corso l'annosabbatico e coloro che erano arrivati in Giudea per sfuggire ai pagani avevanoconsumato il resto delle provviste. 54 Furono allora lasciati pochi uomini nelsantuario, perché li aveva sorpresi la fame, e gli altri si dispersero ciascunoal suo paese.


Il re accorda ai Giudei la libertà religiosa

55 Lisia poi venne a sapere che Filippo, designato dal re Antioco, ancora invita, per educare Antioco suo figlio e prepararlo al regno, 56 era tornatodalla Persia e dalla Media; c'era con lui l'esercito partito con il re ed eglicercava di prendere in mano il governo. 57 Allora mostrò fretta e accennò divoler partire e disse al re e ai comandanti dell'esercito e ai soldati: «Noi ciesauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è benmunito, mentre gli affari del regno ci premono. 58 Ora dunque offriamo ladestra a questi uomini e facciamo pace con loro e con tutto il loro popolo 59 epermettiamo loro di seguire le loro tradizioni come prima; proprio per questetradizioni che noi abbiamo cercato di distruggere, essi si sono irritati e hannoprovocato tutto questo». 60 La proposta piacque al re e a tutti i capi e mandòa negoziare la pace con loro ed essi accettarono. 61 Il re e i capi giuraronodavanti a loro ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. 62 Ma quando il refece l'ingresso sul monte Sion e vide le fortificazioni del luogo, violò ilgiuramento che aveva fatto e impose la distruzione delle mura all'intorno.63 Poi partì in fretta e fece ritorno ad Antiochia; vi trovò Filippo padronedella città, gli fece guerra e s'impadronì della città con la forza.


Demetrio I diventa re. Invia Bacchide e Alcimo in Giudea

7 1 Nell'anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Selèuco, evase da Roma esbarcò con pochi uomini in una città della costa e là si proclamò re. 2 Quandorientrò nella reggia dei suoi padri, l'esercito catturò Antioco e Lisia perconsegnarglieli. 3 Informato della cosa, disse: «Non mostratemi la lorofaccia». 4 Perciò i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suoregno.
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Allora andarono da lui tutti gli uomini perfidi ed empi d'Israele, guidati daAlcimo che aspirava al sommo sacerdozio. 6 Essi accusarono il popolo davanti alre dicendo: «Giuda con i suoi fratelli ha sterminato tutti i tuoi amici e ci hastrappato dal nostro paese. 7 Ora manda un uomo fidato, che venga e prendavisione della rovina generale da quello procurata a noi e ai domini del re eprovveda a punire quella famiglia e tutti i suoi sostenitori».
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Il re designòBàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell'Oltrefiume, potentenel regno e fedele al re, 9 e lo inviò con l'empio Alcimo; attribuì a questi ilsommo sacerdozio e gli diede ordine di far vendetta contro gli Israeliti.10 Così partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandòmessaggeri a Giuda e ai suoi fratelli per portare con inganno parole di pace.11 Ma essi non credettero alle sue parole: avevano infatti saputo che eragiunto con un forte esercito. 12 Si radunò tuttavia presso Alcimo e Bàcchide ungruppo di scribi per chiedere il riconoscimento dei diritti. 13 Gli Asideifurono i primi tra gli Israeliti a chieder loro la pace. 14 Dicevano infatti:«Un uomo della stirpe di Aronne è venuto con i soldati, non ci farà certo delmale». 15 Egli usò con loro parole di pace e giurò loro: «Non faremo alcun malené a voi né ai vostri amici». 16 E quelli credettero. Ma egli prese sessanta diloro e li uccise in un sol giorno, proprio secondo la parola che sta scritta:17 «Le carni dei tuoi santi e il loro sanguehanno sparso intorno a Gerusalemmee nessuno li seppelliva».18 Allora la paura e il terrore si sparsero per tutto il popolo, perché tuttidicevano: «Non c'è in loro verità né giustizia, perché hanno trasgreditol'alleanza e il giuramento prestato». 19 Bàcchide levò il campo da Gerusalemmee si accampò in Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che eranopassati dalla sua parte e alcuni del popolo e li fece uccidere e gettare nelpozzo grande. 20 Affidò il paese ad Alcimo e gli lasciò soldati che losostenessero; quindi Bàcchide fece ritorno dal re.
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Alcimo rivendicava con learmi il sommo sacerdozio; 22 tutti i perturbatori del popolo si unirono a lui,si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. 23 Giudavide tutti i mali che facevano Alcimo e i suoi fautori agli Israeliti peggio deipagani, 24 uscì allora nelle regioni intorno alla Giudea, fece vendetta degliuomini che avevano disertato e impedì loro di far scorrerie nella regione.


Nicanore in Giudea. Combattimento di Cafarsalama

25 Quando Alcimo vide che Giuda e i suoi si erano rinforzati e che non avrebbepotuto resister loro, ritornò presso il re e mosse contro di loro accuse dimisfatti.
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Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che aveva odioe inimicizia per Israele e gli ordinò di sterminare il popolo. 27 Nicànorevenne in Gerusalemme con truppe ingenti e mandò messaggeri a Giuda e ai suoifratelli con inganno a far queste proposte di pace: 28 «Non ci sia battagliatra me e voi. Verrò con pochi uomini per incontrarmi pacificamente». 29 Venneda Giuda e si salutarono a vicenda con segni di pace: ma i nemici stavano prontiper metter le mani su Giuda. 30 Giuda fu informato che quello era venuto da luicon inganno, ed ebbe timore di lui e non volle più vedere la sua faccia.31 Nicànore si accorse che il suo piano era stato scoperto e uscì all'attaccocontro Giuda verso Cafarsalama. 32 Caddero dalla parte di Nicànore circacinquecento uomini; gli altri ripararono nella città di Davide.


Minacce contro il tempio

33 Dopo questi fatti Nicànore salì al monte Sion e gli vennero incontro dalsantuario alcuni sacerdoti e anziani del popolo per salutarlo con espressioni dipace e mostrargli l'olocausto offerto per il re. 34 Ma egli li schernì, liderise, anzi li contaminò e parlò con arroganza; 35 giurò incollerito: «Se nonsarà consegnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, vi assicuro chequando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio»; e se ne andòtutto furioso. 36 I sacerdoti rientrarono e stando davanti all'altare e altempio dissero tra il pianto: 37 «Tu hai scelto questo tempio perché su di essofosse invocato il tuo nome e fosse casa di orazione e di supplica per il tuopopolo. 38 Fà vendetta di questo uomo e delle sue schiere; siano trafitti dispada. Ricòrdati delle loro bestemmie: non lasciarli sopravvivere».


Il giorno di Nicanore ad Adasa

39 Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet-Coròn e gli andò incontrol'esercito della Siria. 40 Giuda pose il campo in Adasa con tremila uomini epregò: 41 «Quando gli ufficiali del re assiro dissero bestemmie, venne il tuoangelo e ne abbattè centottantacinquemila: 42 abbatti allo stesso modo questoesercito davanti a noi oggi; sappiano tutti gli altri che egli ha parlatoempiamente contro il tuo santuario e tu giudicalo secondo le sue empietà».43 Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar efu sconfitto l'esercito di Nicànore, anzi egli cadde in battaglia per primo.44 Quando i suoi soldati videro che Nicànore era caduto, gettarono le armi efuggirono. 45 Li inseguirono per una giornata di cammino da Adasa fino a Ghezere suonavano le trombe dietro a loro per dare l'allarme. 46 Uscirono allorauomini da tutti i villaggi della Giudea all'intorno e li accerchiarono; essi sivoltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne rimaseneppure uno. 47 I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa diNicànore e la destra, che aveva steso con superbia, e le portarono e le esposeroin Gerusalemme. 48 Il popolo fece gran festa e passò quel giorno come giornatadi gioia straordinaria. 49 Stabilirono di celebrare ogni anno questo giorno iltredici di Adar. 50 Così la Giudea ebbe quiete per un pò di tempo.


Elogio dei Romani

8 1 Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti efavorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia aquanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. 2 Gli furono narratele loro guerre e le loro imprese gloriose compiute tra i Galli: come li avesserovinti e sottoposti al tributo. 3 Aveva saputo quanto avevano compiuto nellaSpagna per impadronirsi delle miniere di oro e di argento che vi sono; 4 e comeavevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benché ilpaese fosse assai lontano da loro, e avevano vinto i re che erano venuti controdi loro dall'estremità della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto lorogravi colpi e gli altri re pagavano loro il tributo ogni anno. 5 Avevano poisconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo re dei Chittim e quanti sierano sollevati contro di loro. 6 Venne a sapere che Antioco, il grande redell'Asia, era sceso in guerra contro di loro con centoventi elefanti ecavalleria e carri e un'esercito immenso e fu sconfitto da loro, 7 che lopresero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributoingente, di consegnare ostaggi e cedere territori: 8 la regione dell'India, laMedia, la Lidia, tra le migliori loro province, e che, dopo averle tolte a lui,le avevano date al re Eumene. 9 Gli fu riferito inoltre come i Greci avevanodeciso di affrontarli e distruggerli, 10 ma la cosa fu da loro risaputa emandarono contro di quelli un solo generale; vennero a battaglia con loro e necaddero uccisi molti; i Romani condussero in schiavitù le loro mogli e i lorofigli e saccheggiarono i loro beni, conquistarono il paese e abbatterono le lorofortezze e li resero soggetti fino ad oggi. 11 Gli altri regni e le isole equanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; coni loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenutoamicizia. 12 Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani e quantisentivano il loro nome ne avevano timore. 13 Quelli che essi vogliono aiutare efar regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sonoinnalzati in potenza.
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Con tutti questi successi nessuno di loro si è impostoil diadema e non vestono la porpora per fregiarsene. 15 Essi hanno costituitoun consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri discutono pienamenteriguardo al popolo perché tutto vada bene. 16 Affidano il comando e il governodi tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quel soloe non c'è in loro invidia né gelosia.


Alleanza dei Giudei con i Romani

17 Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, eGiasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza18 per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riducevaIsraele in schiavitù. 19 Andarono fino a Roma con viaggio lunghissimo,entrarono nel senato e incominciarono a dire: 20 «Giuda, chiamato ancheMaccabeo, e i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a voi, perconcludere con voi alleanza e amicizia e per essere iscritti tra i vostrialleati e amici». 21 Piacque loro la proposta. 22 Questa è la copia dellalettera che trascrissero su tavolette di bronzo e inviarono a Gerusalemme,perché vi rimanesse come documento di amicizia e alleanza per i Giudei.
23
«Salute ai Romani e al popolo dei Giudei per mare e per terra sempre; lungida loro la spada nemica. 24 Se verrà mossa guerra prima contro Roma o controuno qualsiasi dei suoi alleati in tutto il suo dominio, 25 il popolo dei Giudeicombatterà al loro fianco con piena lealtà come suggerirà loro l'occasione;26 ai nemici non forniranno né procureranno granaglie, armi, denaro, navi,secondo la decisione di Roma, ma manterranno i loro impegni senza compenso.27 Allo stesso modo se capiterà prima una guerra al popolo dei Giudei,combatteranno con loro i Romani con tutto l'animo, come permetteranno loro lecircostanze; 28 ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondola decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode. 29 Secondoqueste formule i Romani hanno stabilito un'alleanza con il popolo dei Giudei.30 Se dopo queste decisioni vorranno gli uni o gli altri aggiungere o toglierequalche cosa, lo faranno di comune accordo e quello che avranno aggiunto o toltosarà obbligatorio.
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Riguardo poi ai mali che il re Demetrio compie ai lorodanni, gli abbiamo scritto: Perché aggravi il giogo sui Giudei nostri amici ealleati? 32 Se dunque si appelleranno contro di te, difenderemo i loro dirittie ti faremo guerra per mare e per terra».


Il combattimento di Berea (Beerzet) e la morte di Giuda Maccabeo

9 1 Demetrio seppe che era morto Nicànore ed era stato distrutto il suo esercitoin combattimento e decise di mandare di nuovo Bàcchide e Alcimo in Giudea el'ala destra dell'esercito con loro. 2 Seguirono la via di Gàlgala e siaccamparono sopra Mesalot in Arbèla; la occuparono prima e vi fecero moriremolti uomini. 3 Nel primo mese dell'anno centocinquantadue posero il campocontro Gerusalemme. 4 Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimilauomini e duemila cavalli. 5 Giuda era accampato in Elasa con tremila uominiscelti.
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Quando videro la massa di un esercito così numeroso, ne rimaserosgomentati e molti si dileguarono dal campo e non rimasero che ottocento uomini.7 Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava;si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi,8 e tutto affranto disse ai superstiti: «Alziamoci e andiamo contro i nostriavversari, se mai possiamo debellarli». 9 Ma lo dissuadevano dicendo: «Nonriusciremo ora se non a mettere in salvo noi stessi, ma torneremo poi con inostri fratelli e combatteremo; da soli siamo troppo pochi». 10 Giuda disse:«Non sia mai che facciamo una cosa simile, fuggire da loro; se è giunta lanostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra allanostra gloria».
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L'esercito nemico uscì dal campo schierandosi contro iGiudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieriprecedevano lo schieramento; i più validi erano in prima fila e Bàcchide stavaall'ala destra. 12 La falange si mosse avanzando ai due lati e al suono delletrombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe. 13 La terra fuscossa dal fragore degli eserciti; si scatenò la battaglia che durò dal mattinofino a sera. 14 Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell'esercito eraa destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi 15 e fu travolta l'aladestra dal loro urto ed egli l'inseguì fino al monte di Asdòd. 16 Ma quellidell'ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l'ala destra, si volserosugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle. 17 Cosìsi accese la battaglia e caddero feriti a morte molti da una parte e dall'altra;18 cadde anche Giuda e gli altri fuggirono.


Funerali di Giuda Maccabeo

19 Giònata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nelsepolcro dei suoi padri in Modin. 20 Tutto Israele lo pianse: furono in granlutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: 21 Come è caduto l'eroeche salvava Israele?». 22 Il resto delle imprese di Giuda e delle suebattaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non èstato scritto, perché troppo grande era il loro numero.


IV. GIONATA CAPO DEI GIUDEI E SOMMO SACERDOTE (160-143 a.C.)

Trionfo del partito greco. Gionata capo della resistenza

23 Dopo la morte di Giuda riapparvero i rinnegati in tutto il territoriod'Israele e risorsero tutti gli operatori di iniquità. 24 In quei giornisopravvenne una terribile carestia e la terra stessa congiurò in loro favore.25 Bàcchide scelse gli uomini più empi e li fece padroni della regione.26 Quelli si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li condusseroda Bàcchide, che si vendicava di loro e li scherniva. 27 Ci fu grandetribolazione in Israele, come non si verificava da quando fra loro eranoscomparsi i profeti.
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Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e disseroa Giònata: 29 «Da quando è morto tuo fratello Giuda, non c'è uomo simile a luiper condurre l'azione contro i nemici e Bàcchide e gli avversari della nostranazione. 30 Ora noi ti eleggiamo oggi nostro capo e condottiero nelle nostrebattaglie».
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Giònata assunse il comando in quella occasione e prese il postodi Giuda suo fratello.


Gionata nel deserto di Tekoa. Episodi cruenti intorno a Madaba

32 Appena Bàcchide ne ebbe notizia, cercò di ucciderlo. 33 Furono informatianche Giònata e Simone suo fratello e tutti i loro seguaci, ed essi fuggirononel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar. 34 Bàcchidelo seppe in giorno di sabato e si portò con tutto il suo esercito al di là delGiordano. 35 Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere aiNabatei suoi amici di custodire presso di sé i loro equipaggiamenti che eranoabbondanti. 36 Ma i figli di Iambri che abitavano in Màdaba fecero una razzia ecatturarono Giovanni, con tutte le cose che aveva, e portarono via tutto.
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Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: «I figli diIambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia diuno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». 38 Si ricordarono alloradel sangue del loro fratello Giovanni, perciò si mossero e si appostarono in unantro del monte. 39 Ed ecco alzando gli occhi videro un corteo numeroso efestante e lo sposo con gli amici e fratelli, che avanzava incontro al corteo,con tamburi e strumenti musicali e grande apparato. 40 Balzando dal loroappostamento li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altriripararono sul monte ed essi presero le loro spoglie. 41 Le nozze furono mutatein lutto e i suoni delle loro musiche in lamento. 42 Così vendicarono il sanguedel loro fratello e ritornarono nelle paludi del Giordano.


Il passaggio del Giordano

43 Bàcchide ne ebbe notizia e venne in giorno di sabato fin sulle sponde delGiordano con numeroso esercito. 44 Giònata disse ai suoi: «Alziamoci ecombattiamo per la nostra vita, perché oggi non è come gli altri giorni.45 Ecco abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall'uno e dall'altrolato l'acqua del Giordano o la palude o la boscaglia, non c'è possibilità disfuggire. 46 Alzate ora le vostre grida al Cielo, perché possiate scamparedalla mano dei vostri nemici». 47 E si attaccò battaglia. Giònata stese la manoper colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro. 48 Allora Giònatae i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda;gli altri non passarono il Giordano per inseguirli. 49 Dalla parte di Bàcchidecaddero in quella giornata circa duemila uomini.


Fortificazioni di Bacchide. Morte di Alcimo

50 Bàcchide tornò in Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: lefortezze di Gerico, Emmaus, Bet-Coròn, Betel, Tamnata, Piraton e Tefon con muraalte, porte e sbarre e 51 vi pose un presidio per molestare Israele.52 Fortificò anche la città di Bet-Zur e Ghezer e l'Acra e vi stabilì milizie evettovaglie. 53 Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li posecome prigionieri nell'Acra a Gerusalemme.
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Nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo ordinò di demolire ilmuro del cortile interno del santuario; così demoliva l'opera dei profeti. Siincominciò dunque a demolire. 55 Ma in quel tempo Alcimo ebbe un colpo e fuinterrotta la sua opera. La sua bocca rimase impedita e paralizzata e non potevapiù parlare né dare disposizioni per la sua casa. 56 Alcimo morì in quel tempocon grande spasimo. 57 Bàcchide, vedendo che Alcimo era morto, se ne tornòpresso il re e la Giudea rimase tranquilla per due anni.


L'assedio di Bet-Basi

58 Tutti gli empi tennero questo consiglio: «Ecco Giònata e i suoi vivonotranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bàcchide e li catturerà tutti inuna sola notte». 59 Andarono e tennero consiglio da lui. 60 Egli si mosse pervenire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoifautori nella Giudea, perché s'impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma nonriuscirono, perché era stata svelata la loro trama. 61 Anzi questi presero unacinquantina di uomini, tra i promotori di tale iniquità nel paese e li misero amorte.
62
Poi Giònata e Simone con i loro uomini si recarono fuori del paese aBet-Basi nel deserto e ricostruirono le sue rovine e la fortificarono. 63 Loseppe Bàcchide e radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea. 64 Andò adaccamparsi presso Bet-Basi e la attaccò per molti giorni allestendo anchemacchine.
65
Giònata lasciò Simone suo fratello nella città e uscì nellaregione, percorrendola con un drappello di armati. 66 Battè Odomèra con i suoifratelli e i figli di Fasiron nel loro attendamento. Cominciarono così abattersi e aumentarono di forze. 67 Simone a sua volta e i suoi fecero unasortita dalla città e incendiarono le macchine. 68 Poi attaccarono Bàcchide,che fu sconfitto, e lo gettarono in grande disappunto, perché il suo piano e lasua impresa erano andati a vuoto. 69 Si rivolse con rabbia contro queirinnegati che l'avevano consigliato di venire nel paese.
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Giònata lo seppe egli mandò messaggeri per concludere la pace con lui e scambiare i prigionieri.71 Quegli accettò e fece secondo le sue proposte e gli giurò che non gliavrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni; 72 poi gli restituì iprigionieri che prima aveva catturati nella Giudea e, messosi sulla via delritorno, se ne andò nel suo paese e non volle più tornare nel loro territorio.73 Così si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciòa governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.


Competizione di Alessandro Balas. Gionata nominato sommo sacredote

10 1 Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò eoccupò Tolemàide; vi fu riconosciuto re e cominciò a regnare. 2 Quando loseppe, il re Demetrio radunò un esercito molto grande e gli mosse contro perfargli guerra. 3 Demetrio mandò anche lettere a Giònata con espressioni diamicizia per esaltarlo. 4 Diceva infatti: «Preveniamo costoro con la propostadi far pace con noi, prima che Giònata concluda un'alleanza con Alessandrocontro tutti noi. 5 Si ricorderà certo di tutti i mali che abbiamo causati alui, ai suoi fratelli e al suo popolo». 6 Gli concesse facoltà di raccoglieremilizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato e gli fece restituire gliostaggi che erano nell'Acra.
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Giònata venne in Gerusalemme e lesse le letteredavanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra. 8 Questi ebbero grande timorequando sentirono che il re gli aveva concesso facoltà di arruolare milizie.9 Quelli dell'Acra restituirono gli ostaggi ed egli li rese ai loro genitori.10 Giònata pose la residenza in Gerusalemme e incominciò a ricostruire erinnovare la città. 11 Ordinò ai costruttori di edificare le mura e la cintamuraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e così fecero.12 Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono;13 ognuno abbandonò la sua posizione e tornò alla sua terra; 14 solo inBet-Zur erano rimasti alcuni traditori della legge e dei comandamenti; fu quelloil loro rifugio.
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Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata;gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelliavevano compiuto e le fatiche sopportate 16 e disse: «Troveremo un altro comelui? Facciamocelo amico e alleato». 17 Scrisse e spedì a lui questa lettera:18 «Il re Alessandro al fratello Giònata salute. 19 Abbiamo sentito dire di teche sei uomo forte e potente e disposto ad essere nostro amico. 20 Noi dunqueti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re - gli avevainviato anche la porpora e la corona d'oro - perché tu favorisca la nostra causae mantenga amicizia con noi». 21 Giònata indossò le vesti sacre nel settimomese dell'anno centosessanta nella festa delle Capanne e arruolò soldati e fecepreparare molte armi.


Lettera di Demetrio I a Gionata

22 Demetrio venne a sapere queste cose e si rattristò e disse: 23 «Perchéabbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amicizia deiGiudei a suo sostegno? 24 Scriverò anch'io parole d'invito e proposte di onorie di doni, perché passino dalla nostra parte». 25 Scrisse loro in questitermini: «Il re Demetrio al popolo dei Giudei salute.
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Avete osservato lenostre alleanze e siete rimasti nella nostra amicizia e non siete passati ainostri nemici: l'abbiamo saputo e ne siamo felici. 27 Continuate dunque amantenerci la vostra fedeltà e ricambieremo con favori quello che farete pernoi. 28 Vi concederemo ampie immunità e vi invieremo doni. 29 Fin da oradispenso voi ed esonero tutti i Giudei dal tributo e dalla tassa del sale edalle corone. 30 Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e daitre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza partedel grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre.31 Gerusalemme sia santa ed esente con il suo distretto e così siano sacre ledecime e i tributi. 32 Rinuncio anche al potere sull'Acra in Gerusalemme e laconcedo al sommo sacerdote perché vi stabilisca uomini da lui scelti apresidiarla. 33 Rimetto in libertà senza compenso anche ogni persona giudea,fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti sianoesonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame. 34 Tutte le feste e isabati e i noviluni e il triduo prima e il triduo dopo la festa siano tuttigiorni di esenzione e di immunità per tutti i Giudei che sono nel mio regno;35 nessuno avrà il potere di intentare causa contro di loro o di disturbarliper alcun motivo. 36 Si potranno arruolare nell'esercito del re fino a tremilaGiudei e sarà dato loro il soldo, come spetta a tutte le forze del re.37 Saranno posti di stanza alcuni di loro nelle più grandi fortezze del re,alcuni di loro saranno anche preposti agli affari di fiducia del regno; i lorosuperiori e i comandamenti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsisecondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea. 38 I tredistretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria,saranno riconosciuti dalla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e nondipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote. 39 AssegnoTolemàide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme per le spesenecessarie al santuario.
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Io personalmente assegno ogni anno quindicimilasicli d'argento prelevati dai diritti del re sulle località più convenienti.41 Gli ulteriori contributi che non sono stati versati dagli incaricati comenegli anni precedenti, d'ora in poi saranno corrisposti per le oprere deltempio. 42 Oltre a ciò i cinquemila sicli che venivano prelevati dall'ammontaredelle entrate annuali del tempio sono anche condonati perché appartengono aisacerdoti che vi prestano servizio. 43 Chiunque si rifugerà nel tempio diGerusalemme e nella sua zona con debiti da rendere al re o per qualunque motivo,sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno. 44 Per lecostruzioni e i restauri nel tempio le spese saranno sostenute dalla cassa delre. 45 Anche per la costruzione delle mura e delle fortificazioni intorno aGerusalemme le spese saranno sostenute dall'erario del re e così la costruzionedi mura nella Giudea».


Gionata respinge le offerte di Demetrio. Morte del re

46 Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestaronofede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute controIsraele e quanto li avesse fatti soffrire. 47 Ma preferirono Alessandro, perchéquesti era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono semprealleati.
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Il re Alessandro raccolse grandi forze e uscì in campo contro Demetrio.49 I due re attaccarono battaglia e l'esercito di Demetrio fu messo in fuga;Alessandro lo inseguì ed ebbe la meglio sulle sue truppe; 50 la battagliainfuriò fino al tramonto del sole e Demetrio cadde ucciso in quel giorno.


Matrimonio di Alessandro con Cleopatra. Gionata stratega e governatore

51 Alessandro mandò allora ambasciatori al re Tolomeo con questo messaggio:52 «Poiché sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei mieipadri, ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio - egli si era impadronitodel mio territorio 53 ma io gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercitofurono sconfitti dal nostro e ci siamo seduti sul trono del suo regno -54 concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io saròtuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te».
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Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoipadri e ti sei seduto sul trono del loro regno. 56 Io farò quanto hai propostonella lettera, ma tu vienimi incontro fino a Tolemàide, perché ci vediamo avicenda, e io diventerò tuo suocero, come hai chiesto».
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Tolomeo partì dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si recò a Tolemàidenell'anno centosessantadue. 58 Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo glidiede sua figlia Cleopatra e celebrò le nozze con lei in Tolemàide secondo lostile dei re con grande sfarzo.
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Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro. 60 Egli andò congrande parata a Tolemàide e s'incontrò con i due re; offrì loro e ai loro amicioro e argento e molti doni e si guadagnò il loro favore. 61 Si accordarono peròcontro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporrecontro di lui, ma il re non prestò loro ascolto. 62 Il re invece diede ordinedi far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora e l'ordinefu eseguito. 63 Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali:«Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro dilui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia in alcun modo». 64 Ora,quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava ilbanditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti. 65 Il regli conferì onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega egovernatore della provincia. 66 Così Giònata tornò a Gerusalemme in pace egioia.


Demetrio II. Apollonio governatore di Celesiria, battuto da Gionata

67 Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Cretanella terra dei suoi padri. 68 Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assaipreoccupato e tornò in Antiochia. 69 Demetrio affidò il governo della Celesiriaad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampò presso Iamnia einviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:
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«Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto diderisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi stando suimonti? 71 Ora, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nellapianura e qui misuriamoci, perché con me c'è la forza delle città. 72 Infòrmatie sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Nonpotrete tener saldo il piede davanti a noi, perché gia due volte sono stati danoi sconfitti i tuoi padri nella loro terra. 73 Così ora non potrai resisterealla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'è roccia néscoglio né luogo in cui rifugiarsi».
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Quando Giònata intese le parole diGerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo.


Apollonio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da

75 Si accampòpresso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perché a Giaffa vi eraun presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto; 76 i cittadini spaventatiaprirono e Giònata fu padrone di Giaffa. 77 Apollonio lo seppe e mise in campotremila cavalli e molte truppe e si mosse verso Asdòd, come se intendesse farequel percorso, ma subito si spinse nella pianura, poiché aveva una cavallerianumerosa sulla quale contava. 78 Giònata lo inseguì alle spalle in direzione diAsdòd e gli eserciti attaccarono battaglia. 79 Apollonio aveva lasciato unmigliaio di cavalieri nascosti dietro di loro; 80 Giònata però si era accortoche c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramentoe lanciarono frecce contro le truppe da mattina fino a sera.
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Ma le truppetennero fermo come aveva ordinato Giònata, mentre i cavalli di quelli sistancarono. 82 Allora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange epoiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono travolti e si diedero allafuga; 83 i cavalieri si dispersero nella pianura e gli altri si rifugiarono inAsdòd ed entrarono in Bret-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo.84 Giònata allora incendiò Asdòd e le città all'intorno, prese le loro spogliee diede alle fiamme anche il tempio di Dagon e quanti vi si erano rifugiati.85 Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomilauomini. 86 Poi Giònata tolse il campo di là e si accampò di fronte ad Ascalònae i cittadini gli vennero incontro con grandi onori. 87 Così Giònata tornò inGerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino. 88 Il re Alessandro, udendoqueste notizie, aumentò gli onori a Giònata; 89 gli inviò la fibbia d'oro chesi usa inviare ai parenti del re e gli diede in possesso Ekròn e tutto il suoterritorio.



1Maccabées (CEI) 6