2Rois (CEI) 1



2RE (CEI)




1 1 Dopo la morte di Acab Moab si ribellò a Israele.
2
Acazia cadde dalla finestra del piano di sopra in Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest'ordine: «Andate e interrogate Baal-Zebub, diodi Ekròn, per sapere se guarirò da questa infermità».
3
Ora l'angelo delSignore disse a Elia il Tisbita: «Su, và incontro ai messaggeri del re diSamaria. Dì loro: Non c'è forse un Dio in Israele, perché andiate a interrogareBaal-Zebub, dio di Ekròn? 4 Pertanto così dice il Signore: Dal letto, in cuisei salito, non scenderai, ma di certo morirai». Ed Elia se ne andò.
5
I messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: «Perché siete tornati?».6 Gli dissero: «Ci è venuto incontro un uomo, che ci ha detto: Su, tornate dalre che vi ha inviati e ditegli: Così dice il Signore: Non c'è forse un Dio inIsraele, perché tu mandi a interrogare Baal-Zebub, dio di Ekròn? Pertanto, dalletto, in cui sei salito, non scenderai, ma di certo morirai». 7 Domandò loro:«Com'era l'uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto simili parole?».8 Risposero: «Era un uomo peloso; una cintura di cuoio gli cingeva i fianchi».Egli disse: «Quello è Elia il Tisbita!».
9
Allora gli mandò il capo di una cinquantina con i suoi cinquantauomini. Questi andò da lui, che era seduto sulla cima del monte, e gli disse: «Uomo diDio, il re ti ordina di scendere!». 10 Elia rispose al capo della cinquantina:«Se sono uomo di Dio, scenda il fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta».Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta.
11
Il re mandòda lui ancora un altro capo di una cinquantina con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui e gli disse: «Uomo di Dio, il re ti ordina di scenderesubito». 12 Elia rispose: «Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo edivori te e i tuoi cinquanta». Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con isuoi cinquanta.
13
Il re mandò ancora un terzo capo con i suoi cinquantauomini. Questo terzo capo di una cinquantina andò, si inginocchiò davanti adElia e supplicò: «Uomo di Dio, valgano qualche cosa ai tuoi occhi la mia vita ela vita di questi tuoi cinquanta servi. 14 Ecco è sceso il fuoco dal cielo e hadivorato i due altri capi di cinquantina con i loro uomini. Ora la mia vitavalga qualche cosa ai tuoi occhi».
15
L'angelo del Signore disse a Elia: «Scendi con lui e non aver paura di lui».Si alzò e scese con lui dal re 16 e gli disse: «Così dice il Signore: Poichéhai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebub, dio di Ekròn, come se in Israeleci fosse, fuori di me, un Dio da interrogare, per questo, dal letto, su cui seisalito, non scenderai, ma certamente morirai».
17
Difatti morì, secondo lapredizione fatta dal Signore per mezzo di Elia e al suo posto divenne re suofratello Ioram, nell'anno secondo di Ioram figlio di Giòsafat, re di Giuda,perché egli non aveva figli.
18
Le altre gesta di Acazia, le sue azioni, sono descritte nel libro delleCronache dei re di Israele.


VI. IL CICLO DI ELISEO

1. GLI INIZI

Rapimento di Elia, che ha per successore Eliseo

2 1 Poi, volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgalacon Eliseo. 2 Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda finoa Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, nonti lascerò». Scesero fino a Betel. 3 I figli dei profeti che erano a Betelandarono incontro a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore titoglierà il tuo padrone?». Ed egli rispose: «Lo so anch'io, ma non lo dite».4 Elia gli disse: «Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico». Quegli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non tilascerò». Andarono a Gerico. 5 I figli dei profeti che erano in Gerico siavvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore ti toglieràil tuo padrone?». Rispose: «Lo so anch'io, ma non lo dite». 6 Elia gli disse:«Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Quegli rispose: «Per lavita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E tutti e due siincamminarono.7 Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono adistanza; loro due si fermarono sul Giordano. 8 Elia prese il mantello,l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i duepassarono sull'asciutto.
9
Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda checosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose:«Due terzi del tuo spirito diventino miei». 10 Quegli soggiunse: «Sei statoesigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te,ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso».
11
Mentrecamminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco siinterposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12 Eliseoguardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere». Enon lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi.
13
Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro,fermandosi sulla riva del Giordano.14 Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque,dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque,queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte.
15
Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lospirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono aterra davanti a lui. 16 Gli dissero: «Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquantauomini di valore; vadano a cercare il tuo padrone nel caso che lo spirito delSignore l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Eglidisse: «Non mandateli!». 17 Ma essi insistettero tanto che egli confuso disse:«Mandateli!». Mandarono cinquanta uomini che cercarono per tre giorni, ma non lotrovarono. 18 Tornarono da Eliseo, che stava in Gerico. Egli disse loro: «Nonvi avevo forse detto: Non andate?».


Due miracoli di Eliseo

19 Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco è bello soggiornare inquesta città, come tu stesso puoi constatare, signore, ma l'acqua è cattiva e laterra è sterile». 20 Ed egli disse: «Prendetemi una pentola nuova e mettetevidel sale». Gliela portarono. 21 Eliseo si recò alla sorgente dell'acqua e viversò il sale, pronunziando queste parole: «Dice il Signore: Rendo sane questeacque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità». 22 Le acquerimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunziata da Eliseo.
23
Di lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dallacittà alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: «Vieni su, pelato;vieni su, calvo!». 24 Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome delSignore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue diquei fanciulli.
25
Di là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria.


2. LA GUERRA MOABITA

Il regno di Ioram in Israele (852-841)

3 1 Ioram figlio di Acab divenne re d'Israele in Samaria l'anno diciotto diGiòsafat, re di Giuda. Ioram regnò dodici anni. 2 Fece ciò che è male agliocchi del Signore, ma non come suo padre e sua madre. Egli allontanò la stele diBaal, eretta dal padre. 3 Ma restò legato, senza allontanarsene, al peccato cheGeroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere a Israele.


Spedizione di Israele e di Giuda contro Moab

4 Mesa re di Moab era un allevatore di pecore. Egli inviava al re di Israelecentomila agnelli e la lana di centomila arieti. 5 Ma alla morte di Acab, Mesasi ribellò al re di Israele.
6
Allora il re Ioram uscì da Samaria e passò inrassegna tutto Israele. 7 Si mosse e mandò a dire a Giòsafat re di Giuda: «Ilre di Moab si è ribellato contro di me; vuoi partecipare con me alla guerracontro Moab?». Quegli rispose: «Ci verrò; conta su di me come su di te, sul miopopolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi». 8 «Per quale stradamuoveremo?», domandò Giòsafat. L'altro rispose: «Per la strada del deserto diEdom».
9
Allora si misero in marcia il re di Israele, il re di Giuda e il re diEdom. Girarono per sette giorni. Non c'era acqua per l'esercito né per le bestieche lo seguivano. 10 Il re di Israele disse: «Ah, il Signore ha chiamato questitre re per metterli nelle mani di Moab». 11 Giòsafat disse: «Non c'è qui unprofeta del Signore, per mezzo del quale possiamo consultare il Signore?».Rispose uno dei ministri del re di Israele: «C'è qui Eliseo, figlio di Safat,che versava l'acqua sulle mani di Elia». 12 Giòsafat disse: «La parola delSignore è in lui». Scesero da costui il re di Israele, Giòsafat e il re di Edom.
13
Eliseo disse al re di Israele: «Che c'è fra me e te? Và dai profeti di tuopadre e dai profeti di tua madre!». Il re di Israele gli disse: «No, perché ilSignore ha chiamato noi tre re per metterci nelle mani di Moab». 14 Eliseodisse: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, se nonfosse per il rispetto che provo verso Giòsafat re di Giuda, a te non avreineppure badato, né ti avrei guardato. 15 Ora cercatemi un suonatore di cetra».Mentre il suonatore arpeggiava, cantando, la mano del Signore fu sopra Eliseo.16 Egli annunziò: «Dice il Signore: Scavate molte fosse in questa valle,17 perché dice il Signore: Voi non sentirete il vento né vedrete la pioggia,eppure questa valle si riempirà d'acqua; berrete voi, la vostra truppa e levostre bestie da soma. 18 Ciò è poca cosa agli occhi del Signore; egli metteràanche Moab nelle vostre mani. 19 Voi distruggerete tutte le fortezze e tutte lecittà più importanti; abbatterete ogni albero e ostruirete tutte le sorgentid'acqua; rovinerete ogni campo fertile riempiendolo di pietre».
20
Al mattino,nell'ora dell'offerta, ecco scorrere l'acqua dalla direzione di Edom; la zona nefu inondata.
21
Tutti i Moabiti, saputo che erano venuti i re per fare loro guerra,arruolarono tutti gli uomini in età di maneggiare le armi e si schierarono sullafrontiera. 22 Alzatisi presto al mattino, quando il sole splendeva sulle acque,i Moabiti videro da lontano le acque rosse come sangue. 23 Esclamarono: «Questoè sangue! I re si sono azzuffati e l'uno ha ucciso l'altro. Ebbene, Moab, allapreda!». 24 Andarono dunque nell'accampamento di Israele. Ma gli Israeliti sialzarono e sconfissero i Moabiti, che fuggirono davanti a loro. I vincitori siinoltrarono nel paese, incalzando e uccidendo i Moabiti. 25 Ne demolirono lecittà; su tutti i campi fertili ognuno gettò una pietra e li riempirono;otturarono tutte le sorgenti d'acqua e tagliarono tutti gli alberi utili. Rimasesoltanto Kir Careset; i frombolieri l'aggirarono e l'assalirono. 26 Il re diMoab, visto che la guerra era insostenibile per lui, prese con sé settecentouomini che maneggiavano la spada per aprirsi un passaggio verso il re di Edom,ma non ci riuscì. 27 Allora prese il figlio primogenito, che doveva regnare alsuo posto, e l'offrì in olocausto sulle mura. Si scatenò una grande ira controgli Israeliti, che si allontanarono da lui e tornarono nella loro regione.


3. ALCUNI MIRACOLI DI ELISEO

L'olio della vedova

4 1 Una donna, moglie di uno dei profeti, gridò a Eliseo: «Mio marito, tuo servo,è morto; tu sai che il tuo servo temeva il Signore. Ora è venuto il suocreditore per prendersi come schiavi i due miei figli». 2 Eliseo le disse: «Cheposso fare io per te? Dimmi che cosa hai in casa». Quella rispose: «In casa latua serva non ha altro che un orcio di olio». 3 Le disse: «Su, chiedi inprestito vasi da tutti i tuoi vicini, vasi vuoti, nel numero maggiore possibile.4 Poi entra in casa e chiudi la porta dietro a te e ai tuoi figli; versa olioin tutti quei vasi; i pieni mettili da parte». 5 Si allontanò da lui e chiusela porta dietro a sé e ai suoi figli; questi porgevano ed essa versava.6 Quando i vasi furono pieni, disse a un figlio: «Porgimi ancora un vaso». Lerispose: «Non ce ne sono più». L'olio cessò. 7 Essa andò a riferire la cosaall'uomo di Dio, che le disse: «Và, vendi l'olio e accontenta i tuoi creditori;tu e i tuoi figli vivete con quanto ne resterà».


Eliseo, la Sunammita e suo figlio

8 Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c'era una donna facoltosa, chel'invitò con insistenza a tavola. In seguito, tutte le volte che passava, sifermava a mangiare da lei. 9 Essa disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio,un santo, colui che passa sempre da noi. 10 Prepariamogli una piccola camera alpiano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e unalampada, sì che, venendo da noi, vi si possa ritirare». 11 Recatosi egli ungiorno là, si ritirò nella camera e vi si coricò. 12 Egli disse a Ghecazi suoservo: «Chiama questa Sunammita». La chiamò ed essa si presentò a lui.13 Eliseo disse al suo servo: «Dille tu: Ecco hai avuto per noi tutta questapremura; che cosa possiamo fare per te? C'è forse bisogno di intervenire in tuofavore presso il re oppure presso il capo dell'esercito?». Essa rispose: «Io stoin mezzo al mio popolo». 14 Eliseo replicò: «Che cosa si può fare per lei?».Ghecazi disse: «Purtroppo essa non ha figli e suo marito è vecchio». 15 Eliseodisse: «Chiamala!». La chiamò; essa si fermò sulla porta. 16 Allora disse:«L'anno prossimo, in questa stessa stagione, tu terrai in braccio un figlio».Essa rispose: «No, mio signore, uomo di Dio, non mentire con la tua serva».
17
Ora la donna rimase incinta e partorì un figlio, proprio alla data indicatada Eliseo.
18
Il bambino crebbe e un giorno uscì per andare dal padre fra i mietitori.19 Egli disse al padre: «La mia testa, la mia testa!». Il padre ordinò a unservo: «Portalo dalla mamma». 20 Questi lo prese e lo portò da sua madre. Ilbambino stette sulle ginocchia di costei fino a mezzogiorno, poi morì. 21 Essasalì a stenderlo sul letto dell'uomo di Dio; chiuse la porta e uscì. 22 Chiamòil marito e gli disse: «Su, mandami uno dei servi e un'asina; voglio correredall'uomo di Dio; tornerò subito». 23 Quegli domandò: «Perché vuoi andare oggi?Non è il novilunio né sabato». Ma essa rispose: «Addio». 24 Fece sellarel'asina e disse al proprio servo: «Conducimi, cammina, non fermarmi durante iltragitto, a meno che non te l'ordini io».
25
Si incamminò; giunse dall'uomo diDio sul monte Carmelo. Quando l'uomo di Dio la vide da lontano, disse a Ghecazisuo servo: «Ecco la Sunammita! 26 Su, corrile incontro e domandale: Stai bene?Tuo marito sta bene? E tuo figlio sta bene?». Quella rispose: «Bene!».27 Giunta presso l'uomo di Dio sul monte, gli afferrò le ginocchia. Ghecazi siavvicinò per tirarla indietro, ma l'uomo di Dio disse: «Lasciala stare, perchéla sua anima è amareggiata e il Signore me ne ha nascosto il motivo; non me l'harivelato». 28 Essa disse: «Avevo forse domandato io un figlio al mio signore?Non ti dissi forse: Non mi ingannare?».29 Eliseo disse a Ghecazi: «Cingi i tuoi fianchi, prendi il mio bastone eparti. Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; se qualcuno ti saluta, nonrispondergli. Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo». 30 La madredel ragazzo disse: «Per la vita del Signore e per la tua vita, non ti lascerò».Allora quegli si alzò e la seguì. 31 Ghecazi li aveva preceduti; aveva posto ilbastone sulla faccia del ragazzo, ma non c'era stato un gemito né altro segno divita. Egli tornò verso Eliseo e gli riferì: «Il ragazzo non si è svegliato».32 Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, steso sul letto. 33 Egli entrò,chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. 34 Quindi salì, sidistese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi dilui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambinoriprese calore. 35 Quindi si alzò e girò qua e là per la casa; tornò a curvarsisu di lui; il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi. 36 Eliseochiamò Ghecazi e gli disse: «Chiama questa Sunammita!». La chiamò e, quando essagli giunse vicino, le disse: «Prendi tuo figlio!». 37 Quella entrò, cadde aipiedi di lui, gli si prostrò davanti, prese il figlio e uscì.


La pentola avvelenata

38 Eliseo tornò in Gàlgala. Nella regione imperversava la carestia. Mentre ifigli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Mettila pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti». 39 Uno di essiandò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di viteselvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò egettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo cosa fossero.40 Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestragridarono: «Nella pentola c'è la morte, uomo di Dio!». Non ne potevano mangiare.41 Allora Eliseo ordinò: «Portatemi della farina». Versatala nella pentola,disse: «Danne da mangiare alla gente». Non c'era più nulla di cattivo nellapentola.


La moltiplicazione dei pani

42 Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, ventipani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo da mangiarealla gente». 43 Ma colui che serviva disse: «Come posso mettere questo davantia cento persone?». Quegli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché cosìdice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche». 44 Lo pose davanti aquelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore.


La guarigione di Nàaman

5 1 Nàaman, capo dell'esercito del re di Aram, era un personaggio autorevolepresso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concessola vittoria agli Aramei. Ma questo uomo prode era lebbroso. 2 Ora bande arameein una razzia avevano rapito dal paese di Israele una giovinetta, che era finitaal servizio della moglie di Nàaman. 3 Essa disse alla padrona: «Se il miosignore si rivolgesse al profeta che è in Samaria, certo lo libererebbe dallalebbra». 4 Nàaman andò a riferire al suo signore: «La giovane che proviene dalpaese di Israele ha detto così e così». 5 Il re di Aram gli disse: «Vacci! Ioinvierò una lettera al re di Israele». Quegli partì, prendendo con sé diecitalenti d'argento, seimila sicli d'oro e dieci vestiti. 6 Portò la lettera alre di Israele, nella quale si diceva: «Ebbene, insieme con questa lettera homandato da te Nàaman, mio ministro, perché tu lo curi dalla lebbra». 7 Letta lalettera, il re di Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per darela morte o la vita, perché costui mi mandi un lebbroso da guarire? Sì, orapotete constatare chiaramente che egli cerca pretesti contro di me».8 Quando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re si era stracciate le vesti, mandòa dire al re: «Perché ti sei stracciate le vesti? Quell'uomo venga da me e sapràche c'è un profeta in Israele».
9
Nàaman arrivò con i suoi cavalli e con il suocarro e si fermò alla porta della casa di Eliseo. 10 Eliseo gli mandò unmessaggero per dirgli: «Và, bagnati sette volte nel Giordano: la tua carnetornerà sana e tu sarai guarito». 11 Nàaman si sdegnò e se ne andò protestando:«Ecco, io pensavo: Certo, verrà fuori, si fermerà, invocherà il nome del Signoresuo Dio, toccando con la mano la parte malata e sparirà la lebbra. 12 Forsel'Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono migliori di tutte le acque diIsraele? Non potrei bagnarmi in quelli per essere guarito?». Si voltò e se nepartì adirato. 13 Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Se ilprofeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non l'avresti forse eseguita? Tantopiù ora che ti ha detto: bagnati e sarai guarito». 14 Egli, allora, scese e silavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la suacarne ridivenne come la carne di un giovinetto; egli era guarito.
15
Tornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio; entrò e si presentò a luidicendo: «Ebbene, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele».Ora accetta un dono dal tuo servo». 16 Quegli disse: «Per la vita del Signore,alla cui presenza io sto, non lo prenderò». Nàaman insisteva perché accettasse,ma egli rifiutò. 17 Allora Nàaman disse: «Se è no, almeno sia permesso al tuoservo di caricare qui tanta terra quanta ne portano due muli, perché il tuoservo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dei, masolo al Signore. 18 Tuttavia il Signore perdoni il tuo servo se, quando il miosignore entra nel tempio di Rimmòn per prostrarsi, si appoggia al mio braccio ese anche io mi prostro nel tempio di Rimmòn, durante la sua adorazione neltempio di Rimmòn; il Signore perdoni il tuo servo per questa azione».
19
Queglidisse: «Và in pace». Partì da lui e fece un bel tratto di strada.20 Ghecazi, servo dell'uomo di Dio Eliseo, disse fra sé: «Ecco, il mio signoreè stato tanto generoso con questo Nàaman arameo da non prendere quanto egliaveva portato; per la vita del Signore, gli correrò dietro e prenderò qualchecosa da lui». 21 Ghecazi inseguì Nàaman. Questi, vedendolo correre verso di sé,scese dal carro per andargli incontro e gli domandò: «Tutto bene?». 22 Queglirispose: «Tutto bene. Il mio signore mi ha mandato a dirti: Ecco, proprio ora,sono giunti da me due giovani dalle montagne di Efraim, da parte dei figli deiprofeti. Dammi per essi un talento d'argento e due vestiti». 23 Nàaman disse:«E' meglio che tu prenda due talenti» e insistette con lui. Legò due talentid'argento in due sacchi insieme con due vestiti e li diede a due dei suoigiovani, che li portarono davanti a Ghecazi. 24 Giunto all'Ofel, questi presedalle loro mani il tutto e lo depose in casa, quindi rimandò gli uomini, che sene andarono. 25 Poi egli andò a presentarsi al suo padrone. Eliseo gli domandò:«Ghecazi, da dove vieni?». Rispose: «Il tuo servo non è andato in nessun luogo».26 Quegli disse: «Non era forse presente il mio spirito quando quell'uomo sivoltò dal suo carro per venirti incontro? Era forse il tempo di accettare denaroe di accettare abiti, oliveti, vigne, bestiame minuto e grosso, schiavi eschiave? 27 Ma la lebbra di Nàaman si attaccherà a te e alla tua discendenzaper sempre». Egli si allontanò da Eliseo, bianco come la neve per la lebbra.


L'ascia perduta e ritrovata

6 1 I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, il luogo in cui ci raduniamoalla tua presenza è troppo stretto per noi. 2 Andiamo fino al Giordano; làprenderemo una trave per ciascuno e ci costruiremo una residenza». Queglirispose: «Andate!». 3 Uno disse: «Degnati di venire anche tu con i tuoi servi».Egli rispose: «Ci verrò». 4 E andò con loro. Giunti al Giordano, tagliaronoalcuni alberi. 5 Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro dell'ascia glicadde in acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!».6 L'uomo di Dio domandò: «Dove è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo, allora,tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. 7 Disse:«Prendilo!». Quegli stese la mano e lo prese.


4. GUERRE ARAMEE

Eliseo cattura un intero distaccamento arameo

8 Mentre il re di Aram era in guerra contro Israele, in un consiglio con i suoiufficiali disse: «In quel tal posto sarà il mio accampamento». 9 L'uomo di Diomandò a dire al re di Israele: «Guardati dal passare per quel punto, perché làstanno scendendo gli Aramei». 10 Il re di Israele mandò a esplorare il puntoindicatogli dall'uomo di Dio. Questi l'avvertiva e il re si metteva in guardia;ciò accadde non una volta o due soltanto. 11 Molto turbato in cuor suo perquesto fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: «Non mipotreste indicare chi dei nostri è per il re di Israele?». 12 Uno degliufficiali rispose: «No, re mio signore, perché Eliseo profeta di Israeleriferisce al re di Israele quanto tu dici nella tua camera da letto».
13
Queglidisse: «Andate, informatevi dove sia costui; io manderò a prenderlo». Gli furiferito: «Ecco, sta in Dotan». 14 Egli mandò là cavalli, carri e un bel numerodi soldati; vi giunsero di notte e circondarono la città.15 Il giorno dopo, l'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, uscì. Ecco, unesercito circondava la città con cavalli e carri. Il suo servo disse: «Ohimè,mio signore, come faremo?». 16 Quegli rispose: «Non temere, perché i nostrisono più numerosi dei loro». 17 Eliseo pregò così: «Signore, apri i suoi occhi;egli veda». Il Signore aprì gli occhi del servo, che vide. Ecco, il monte erapieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.18 Poiché gli Aramei scendevano verso di lui, Eliseo pregò il Signore: «Oh,colpisci questa gente di cecità!». E il Signore li colpì di cecità secondo laparola di Eliseo. 19 Disse loro Eliseo: «Non è questa la strada e non è questala città. Seguitemi e io vi condurrò dall'uomo che cercate». Egli li condusse inSamaria. 20 Quando giunsero in Samaria, Eliseo disse: «Signore, apri i loroocchi; essi vedano!». Il Signore aprì i loro occhi ed essi videro. Erano inmezzo a Samaria!21 Il re di Israele quando li vide, disse a Eliseo: «Li devo uccidere, padremio?». 22 Quegli rispose: «Non ucciderli. Forse uccidi uno che hai fattoprigioniero con la spada e con l'arco? Piuttosto metti davanti a loro pane eacqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro padrone». 23 Fu imbanditoloro un gran banchetto. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedò ed essi sene andarono dal loro padrone. Le bande aramee non penetrarono più nel paese diIsraele.


La carestia in Samaria assediata

24 Dopo tali cose Ben-Hadàd, re di Aram, radunò tutto il suo esercito e vennead assediare Samaria. 25 Ci fu una carestia eccezionale in Samaria, mentrel'assedio si faceva più duro, tanto che una testa d'asino si vendeva ottantasicli d'argento e un quarto di qab di tuberi cinque sicli. 26 Mentre il re diIsraele passava sulle mura, una donna gli gridò contro: «Aiuto, mio signorere!». 27 Rispose: «Non ti aiuta neppure il Signore! Come potrei aiutarti io?Forse con il prodotto dell'aia o con quello del torchio?». 28 Il re aggiunse:«Che hai?». Quella rispose: «Questa donna mi ha detto: Dammi tuo figlio;mangiamocelo oggi. Mio figlio ce lo mangeremo domani. 29 Abbiamo cotto miofiglio e ce lo siamo mangiato. Il giorno dopo io le ho detto: Dammi tuo figlio;mangiamocelo, ma essa ha nascosto suo figlio». 30 Quando udì le parole delladonna, il re si stracciò le vesti. Mentre egli passava sulle mura, lo vide ilpopolo; ecco, aveva un sacco di sotto, sulla carne. 31 Egli disse: «Dio mifaccia questo e anche di peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Safat,resterà sulle sue spalle».


Eliseo annunzia la fine imminente della prova

32 Eliseo stava seduto in casa; con lui sedevano gli anziani. Il re si feceprecedere da un uomo. Prima che arrivasse il messaggero, quegli disse aglianziani: «Avete visto? Quel figlio di assassino ordina che mi si tolga la vita. Fate attenzione! Quando arriva il messaggero, chiudete la porta; tenetelo fermosulla porta. Forse dietro non si sente il rumore dei piedi del suo padrone?».33 Stava ancora parlando con loro, quando il re scese da lui e gli disse: «Tuvedi quanto male ci viene dal Signore; che aspetterò più io dal Signore?».


7 1 Ma Eliseo disse: «Ascolta la parola del Signore: Dice il Signore: Aquest'ora, domani, alla porta di Samaria una sea di farina costerà un siclo eanche due sea di orzo costeranno un siclo». 2 Ma lo scudiero, al cui braccio ilre si appoggiava, rispose all'uomo di Dio: «Gia, il Signore apre le finestre incielo! Avverrà mai una cosa simile?». Quegli disse: «Ecco, tu lo vedrai con gliocchi, ma non ne mangerai».


Si scopre l'accampamento arameo abbandonato

3 Ora c'erano quattro lebbrosi davanti alla porta. Essi dicevano fra di loro:«Perché stiamo seduti qui ad attendere la morte? 4 Se risolviamo di andare incittà, in città c'è la fame e vi moriremo. Se stiamo qui, moriremo ugualmente.Ora, su, andiamo all'accampamento degli Aramei; se ci lasceranno in vita,vivremo; se ci uccideranno, moriremo». 5 Si alzarono al crepuscolo per andareall'accampamento degli Aramei e giunsero fino al limite del loro campo. Ebbene,là non c'era nessuno. 6 Il Signore aveva fatto udire nell'accampamento degliAramei rumore di carri, scalpitio di cavalli e chiasso di un grande esercito. Essi si erano detti l'un l'altro: «Ecco, il re di Israele ha assoldato contro dinoi i re degli Hittiti e i re dell'Egitto per assalirci». 7 Alzatisiall'imbrunire, erano fuggiti, lasciando le loro tende, i loro cavalli e i loroasini e il campo come si trovava; erano fuggiti per mettersi in salvo. 8 Queilebbrosi, giunti al limite del campo, entrarono in una tenda e, dopo avermangiato e bevuto, portarono via argento, oro e vesti, che andarono anascondere. Ritornati, entrarono in un'altra tenda; portarono via tutto eandarono a nasconderlo.


Fine dell'assedio e della carestia

9 Si dissero: «Non è giusto quello che facciamo; oggi è giorno di buonenotizie, mentre noi ce ne stiamo zitti. Se attendiamo fino all'alba di domani,potrebbe sopraggiungerci un castigo. Andiamo ora, entriamo in città eannunziamolo alla reggia». 10 Vi andarono; chiamarono le guardie della città eriferirono loro: «Siamo andati nel campo degli Aramei; ecco, non c'era nessunoné si sentiva voce umana. C'erano cavalli e asini legati e le tende intatte».11 Le guardie allora gridarono e la notizia fu portata dentro la reggia.
12
Il re si alzò di notte e disse ai suoi ufficiali: «Vi dirò quello che hannofatto con noi gli Aramei. Sapendo che siamo affamati, hanno abbandonato il campoper nascondersi in campagna, dicendo: Appena usciranno dalla città, liprenderemo vivi e poi entreremo in città». 13 Uno dei suoi ufficiali rispose:«Si prendano i cinque cavalli che sono rimasti in questa città, caso maicapiterà loro come alla moltitudine di Israele, e mandiamo a vedere».14 Presero allora due carri con i cavalli; il re li mandò a seguire l'esercitodegli Aramei, dicendo: «Andate e vedete». 15 Li seguirono fino al Giordano;ecco tutta la strada era piena di abiti e di oggetti che gli Aramei avevanogettato via nella fretta. I messaggeri tornarono e riferirono al re.
16
Allora uscirono tutti e saccheggiarono il campo degli Aramei. Una sea difarina si vendette per un siclo, così pure due sea di orzo si vendettero per unsiclo, secondo la parola del Signore. 17 Il re aveva messo a guardia dellaporta lo scudiero, al cui braccio egli si appoggiava. Calpestato dalla follapresso la porta, quegli morì come aveva predetto l'uomo di Dio quando parlò alre che era sceso da lui. 18 Difatti, dopo che l'uomo di Dio aveva detto al re:«A quest'ora, domani, alla porta di Samaria due sea di orzo costeranno un sicloe anche una sea di farina costerà un siclo», 19 lo scudiero aveva rispostoall'uomo di Dio: «Gia, Dio apre le finestre in cielo! Avverrà mai una cosasimile?». E quegli aveva detto: «Ecco, tu lo vedrai con gli occhi, ma non nemangerai». 20 A lui capitò proprio questo: lo calpestò la folla alla porta edegli morì.


Epilogo riguardante la Sunammita

8 1 Eliseo aveva detto alla donna a cui aveva risuscitato il figlio: «Alzati evattene con la tua famiglia; dimora fuori del tuo paese, dovunque troverai dastar bene, perché il Signore ha chiamato la carestia, che verrà sul paese persette anni». 2 La donna si era alzata e aveva fatto come aveva detto l'uomo diDio. Se ne era andata con la sua famiglia nel paese dei Filistei, per setteanni. 3 Al termine dei sette anni, la donna tornò dal paese dei Filistei e andòdal re a reclamare la sua casa e il suo campo. 4 Il re stava parlando conGhecazi, servo dell'uomo di Dio, e diceva: «Narrami tutte le meraviglie compiuteda Eliseo». 5 Costui stava narrando al re come aveva risuscitato il morto,quand'ecco si presenta al re la donna a cui aveva risuscitato il figlio, perriavere la sua casa e il suo campo. Ghecazi disse: «Re, mio signore, questa è ladonna e questo è il figlio risuscitato da Eliseo». 6 Il re interrogò la donna,che gli narrò il fatto. Il re l'affidò a un funzionario dicendo: «Restituiscilequanto le appartiene e la rendita intera del campo, dal giorno del suo abbandonodel paese fino ad ora».


Eliseo e Cazaèl di Damasco

7 Eliseo andò a Damasco. A Ben-Hadàd, re di Aram, che era ammalato, furiferito: «L'uomo di Dio è venuto fin qui». 8 Il re disse a Cazaèl: «Prendi undono e và incontro all'uomo di Dio e per suo mezzo interroga il Signore, persapere se guarirò o no da questa malattia». 9 Cazaèl gli andò incontroprendendo con sé, in regalo, tutte le cose più squisite di Damasco, con cuicaricò quaranta cammelli. Arrivato, si fermò davanti a lui e gli disse: «Tuofiglio, Ben-Hadàd, re di Aram, mi ha mandato da te con la domanda: Guarirò o noda questa malattia?». 10 Eliseo gli disse: «Và a dirgli: Tu guarirai; ma ilSignore mi ha mostrato che egli certamente morirà». 11 Poi, con sguardo fisso,si irrigidì a lungo; alla fine l'uomo di Dio si mise a piangere. 12 Cazaèldisse: «Signor mio, perché piangi?». Quegli rispose: «Perché so quanto malefarai agli Israeliti: brucerai le loro fortezze, ucciderai di spada i lorogiovani, sfracellerai i loro bambini, sventrerai le loro donne incinte».13 Cazaèl disse: «Ma che sono io tuo servo? Un cane potrebbe attuare questagrande predizione?». Eliseo rispose: «Il Signore mi ha mostrato che tudiventerai re di Aram». 14 Quegli si separò da Eliseo e ritornò dal suopadrone, che gli domandò: «Che ti ha detto Eliseo?». Rispose: «Mi ha detto:Certo guarirai». 15 Il giorno dopo costui prese una coperta, l'immersenell'acqua e poi la stese sulla faccia del re che morì. Al suo posto divenne reCazaèl.


Regno di Ioram in Giuda (848-841)

16 Nell'anno quinto di Ioram figlio di Acab, re di Israele, divenne re Ioramfiglio di Giòsafat re di Giuda. 17 Quando divenne re aveva trentadue anni;regnò otto anni in Gerusalemme.
18
Camminò per la strada dei re di Israele,come aveva fatto la famiglia di Acab, perché sua moglie era figlia di Acab. Fececiò che è male agli occhi del Signore. 19 Il Signore, però, non volledistruggere Giuda a causa di Davide suo servo, secondo la promessa fattagli dilasciargli sempre una lampada per lui e per i suoi figli.
20
Durante il suoregno Edom si ribellò al potere di Giuda e si elesse un re. 21 Allora Iorampassò a Zeira con tutti i suoi carri. Egli si mosse di notte e sconfisse gliIdumei che l'avevano accerchiato, insieme con gli ufficiali dei carri; così ilpopolo fuggì nelle tende. 22 Edom, ribellatosi al potere di Giuda, ancora oggiè indipendente. In quel tempo anche Libna si ribellò.
23
Le altre gesta di Ioram, tutte le sue azioni, sono descritte nel libro delleCronache dei re di Giuda. 24 Ioram si addormentò con i suoi padri e fu sepoltocon essi nella città di Davide, e al suo posto divenne re suo figlio Acazia.


Regno di Acazia in Giuda (841)

25 Nell'anno decimosecondo di Ioram figlio di Acab, re di Israele, divenne reAcazia figlio di Ioram, re di Giuda. 26 Quando divenne re, Acazia avevaventidue anni; regnò un anno in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia,figlia di Omri re di Israele.
27
Imitò la condotta della casa di Acab; fece ciòche è male agli occhi del Signore, come aveva fatto la casa di Acab, perché eraimparentato con la casa di Acab. 28 Egli con Ioram figlio di Acab andò inguerra contro Cazaèl re di Aram, in Ramot di Gàlaad; ma gli Aramei ferironoIoram. 29 Allora il re Ioram andò a curarsi in Izrèel per le ferite ricevutedagli Aramei in Ramot, mentre combatteva contro Cazaèl re di Aram. Acazia figliodi Ioram, re di Giuda, scese a visitare Ioram figlio di Acab in Izreèl, perchécostui era malato.


5. STORIA DI IEU

Un discepolo di Eliseo dà l'unzione regale a Ieu


2Rois (CEI) 1