2Samuel (CEI) 18
18 1 Davide passò in rassegna la sua gente e costituì capi di migliaia e capi dicentinaia per comandarla. 2 Divise la gente in tre corpi: un terzo sotto ilcomando di Ioab, un terzo sotto il comando di Abisài figlio di Zeruià, fratello di Ioab, e un terzo sotto il comando di Ittài di Gat. Poi il re disse al popolo:«Voglio uscire anch'io con voi!». 3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi uscire,perché se noi fossimo messi in fuga, non si farebbe alcun caso di noi;quand'anche perisse la metà di noi, non se ne farebbe alcun caso, ma tu contiper diecimila di noi; è meglio che ti tenga pronto a darci aiuto dalla città».4 Il re rispose loro: «Farò quello che vi sembra bene». Il re si fermò alfianco della porta, mentre tutto l'esercito usciva a schiere di cento e di milleuomini. 5 Il re ordinò a Ioab, ad Abisài e ad Ittài: «Trattatemi con riguardoil giovane Assalonne!». E tutto il popolo udì quanto il re ordinò a tutti i capinei riguardi di Assalonne.6 L'esercito uscì in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nellaforesta di Efraim. 7 La gente d'Israele fu in quel luogo sconfitta dai servi diDavide; la strage fu grande: in quel giorno caddero ventimila uomini. 8 Labattaglia si estese su tutta la contrada e la foresta divorò in quel giornomolta più gente di quanta non ne avesse divorato la spada.
9 Ora Assalonne s'imbattè nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; ilmulo entrò sotto i rami di un grande terebinto e la testa di Assalonne rimaseimpigliata nel terebinto e così egli restò sospeso fra cielo e terra; mentre ilmulo che era sotto di lui passava oltre. 10 Un uomo lo vide e venne a riferirea Ioab: «Ho visto Assalonne appeso a un terebinto». 11 Ioab rispose all'uomoche gli portava la notizia: «Dunque, l'hai visto? E perché non l'hai tu, sulposto, steso al suolo? Io non avrei mancato di darti dieci sicli d'argento e unacintura». 12 Ma quell'uomo disse a Ioab: «Quand'anche mi fossero messi in manomille sicli d'argento, io non stenderei la mano sul figlio del re; perché con inostri orecchi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abisài e aIttài: Salvatemi il giovane Assalonne! 13 Se io avessi commesso di mia testauna perfidia, poiché nulla rimane nascosto al re, tu stesso saresti sorto controdi me». 14 Allora Ioab disse: «Io non voglio perdere così il tempo con te». Prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Assalonne, che era ancora vivonel folto del terebinto. 15 Poi dieci giovani scudieri di Ioab circondaronoAssalonne, lo colpirono e lo finirono.16 Allora Ioab suonò la tromba e il popolo cessò di inseguire Israele, perchéIoab aveva trattenuto il popolo. 17 Poi presero Assalonne, lo gettarono in unagrande fossa nella foresta ed elevarono sopra di lui un enorme mucchio dipietre. Tutto Israele era fuggito ciascuno nella sua tenda. 18 Ora Assalonnementre era in vita, si era eretta la stele che è nella Valle del re; perchédiceva: «Io non ho un figlio che conservi il ricordo del mio nome»; chiamòquella stele con il suo nome e la si chiamò di Assalonne fino ad oggi.
19 Achimaaz figlio di Zadòk disse a Ioab: «Correrò a portare al re la notiziache il Signore gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici». 20 Ioab glirispose: «Oggi tu non sarai l'uomo della buona notizia, la porterai un altrogiorno; non porterai oggi la bella notizia perché il figlio del re è morto».21 Poi Ioab disse all'Etiope: «Và e riferisci al re quello che hai visto».L'Etiope si prostrò a Ioab e corse via. 22 Achimaaz, figlio di Zadòk, disse dinuovo a Ioab: «Qualunque cosa avvenga, lasciami correre dietro all'Etiope». Ioabgli disse: «Ma perché correre, figlio mio? La buona notizia non ti porterà nulladi buono». 23 E l'altro: «Qualunque cosa avvenga, voglio correre». Ioab glidisse: «Corri!». Allora Achimaaz prese la corsa per la strada della valle eoltrepassò l'Etiope.
24 Davide stava seduto fra le due porte; la sentinellasalì sul tetto della porta dal lato del muro; alzò gli occhi, guardò ed ecco unuomo correre tutto solo. 25 La sentinella gridò e avvertì il re. Il re disse:«Se è solo, porta una buona notizia». Quegli andava avvicinandosi sempre più.26 Poi la sentinella vide un altro uomo che correva e gridò al guardiano: «Eccoun altro uomo correre tutto solo!». E il re: «Anche questo porta una buonanotizia». 27 La sentinella disse: «Il modo di correre del primo mi pare quellodi Achimaaz, figlio di Zadòk». E il re disse: «E' un uomo dabbene: viene certoper una lieta notizia!». 28 Achimaaz gridò al re: «Pace!». Prostratosi dinanzial re con la faccia a terra, disse: «Benedetto sia il Signore tuo Dio che hamesso in tuo potere gli uomini che avevano alzato le mani contro il re miosignore!». 29 Il re disse: «Il giovane Assalonne sta bene?». Achimaàz rispose:«Quando Ioab mandava il servo del re e me tuo servo, io vidi un gran tumulto, manon so di che cosa si trattasse». 30 Il re gli disse: «Mettiti là, da parte».Quegli si mise da parte e aspettò. 31 Ed ecco arrivare l'Etiope che disse:«Buone notizie per il re mio signore! Il Signore ti ha reso oggi giustizia,liberandoti dalle mani di quanti erano insorti contro di te». 32 Il re disseall'Etiope: «Il giovane Assalonne sta bene?». L'Etiope rispose: «Diventino comequel giovane i nemici del re mio signore e quanti insorgono contro di te perfarti il male!».
19 1 Allora il re fu scosso da un tremito, salì al piano di sopra della porta epianse; diceva in lacrime: «Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mioAssalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!».2 Fu riferito a Ioab: «Ecco il re piange e fa lutto per Assalonne». 3 Lavittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolosentì dire in quel giorno: «Il re è molto afflitto a causa del figlio». 4 Ilpopolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gentevergognosa per essere fuggita in battaglia. 5 Il re si era coperta la faccia egridava a gran voce: «Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!».6 Allora Ioab entrò in casa del re e disse: «Tu copri oggi di rossore il voltodi tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoifigli e alle tue figlie, alle tue mogli e alle tue concubine, 7 perché mostridi amare quelli che ti odiano e di odiare quelli che ti amano. Infatti oggi tumostri chiaramente che capi e ministri per te non contano nulla; ora io hocapito che, se Assalonne fosse vivo e noi fossimo quest'oggi tutti morti, allorasarebbe una cosa giusta ai tuoi occhi. 8 Ora dunque alzati, esci e parla alcuore della tua gente; perché io giuro per il Signore che, se non esci, neppureun uomo resterà con te questa notte; questa sarebbe per te la peggiore sventuradi tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua giovinezza fino ad oggi».
9 Allora il re si alzò e si sedette sulla porta; fu dato quest'annunzio a tuttoil popolo: «Ecco il re sta seduto alla porta». E tutto il popolo venne allapresenza del re.Gli Israeliti erano fuggiti ognuno alla sua tenda.
10 In tutte le tribùd'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: «Il re ci ha liberati dallemani dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani dei Filistei; ora è dovutofuggire dal paese a causa di Assalonne. 11 Ma quanto ad Assalonne, che noiavevamo consacrato perché regnasse su di noi, è morto in battaglia. Ora perchénon cercate di far tornare il re?». 12 Ciò che si diceva in tutto Israele eragiunto a conoscenza del re. Il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadòk edEbiatàr: «Riferite agli anziani di Giuda: Perché volete essere gli ultimi a fartornare il re alla sua casa? 13 Voi siete mio osso e mia carne e perché dunquesareste gli ultimi a far tornare il re? 14 Dite ad Amasà: Non sei forse mioosso e mia carne? Dio mi faccia questo e mi aggiunga quest'altro, se tu nondiventerai davanti a me capo dell'esercito per sempre al posto di Ioab!».15 Così piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fosse stato ilcuore di un sol uomo; essi mandarono a dire al re: «Ritorna tu e tutti i tuoiministri».
16 Il re dunque tornò e giunse al Giordano; quelli di Giuda vennero a Gàlgalaper andare incontro al re e per fargli passare il Giordano.
17 Simeì, figlio di Ghera, Beniaminita, che era di Bacurìm, si affrettò ascendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. 18 Aveva con sé milleuomini di Beniamino. Zibà, il servo della casa di Saul, i suoi quindici figlicon lui e i suoi venti servi si erano precipitati al Giordano prima del re 19 eavevano servito per far passare la famiglia del re e per fare quanto a luisarebbe piaciuto. Intanto Simeì, figlio di Ghera, si gettò ai piedi del re nelmomento in cui passava il Giordano 20 e disse al re: «Il mio signore non tengaconto della mia colpa! Non ricordarti di quanto il tuo servo ha commesso quandoil re mio signore è uscito da Gerusalemme; il re non lo conservi nella suamente! 21 Perché il tuo servo riconosce di aver peccato ed ecco, oggi, primo ditutta la casa di Giuseppe, sono sceso incontro al re mio signore». 22 Ma Abisàifiglio di Zeruià, disse: «Non dovrà forse essere messo a morte Simeì perché hamaledetto il consacrato del Signore?». 23 Davide disse: «Che ho io in comunecon voi, o figli di Zeruià, che vi mostriate oggi miei avversari? Si può metterea morte oggi qualcuno in Israele? Non so dunque che oggi divento re diIsraele?».
24 Il re disse a Simeì: «Tu non morirai!». E il re glielo giurò.
25 Anche Merib-Bàal nipote di Saul scese incontro al re. Non si era curato ipiedi e le mani, né la barba intorno alle labbra e non aveva lavato le vesti dalgiorno in cui il re era partito a quello in cui tornava in pace. 26 Quandogiunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: «Perché non sei venutocon me, Merib-Bàal?». 27 Egli rispose: «Re, mio signore, il mio servo mi haingannato! Il tuo servo aveva detto: Io mi farò sellare l'asino, monterò e andròcon il re, perché il tuo servo è zoppo. 28 Ma egli ha calunniato il tuo servopresso il re mio signore. Però il re mio signore è come un angelo di Dio; fàdunque ciò che sembrerà bene ai tuoi occhi. 29 Perché tutti quelli della casadi mio padre non avevano meritato dal re mio signore altro che la morte; ma tuavevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua tavola. E che dirittoavrei ancora di implorare presso il re?». 30 Il re gli disse: «Non occorre chetu aggiunga altre parole. Ho deciso: tu e Zibà vi dividerete i campi».
31 Merib-Bàal rispose al re: «Se li prenda pure tutti lui, dato che ormai il remio signore è tornato in pace a casa!».
32 Barzillài il Galaadita era sceso da Roghelìm e aveva passato il Giordano conil re, per congedarsi da lui presso il Giordano. 33 Barzillài era moltovecchio: aveva ottant'anni. Aveva fornito i viveri al re mentre questi sitrovava a Macanàim, perché era un uomo molto facoltoso. 34 Il re disse aBarzillài: «Vieni con me; io provvederò al tuo sostentamento presso di me, aGerusalemme». 35 Ma Barzillài rispose al re: «Quanti sono gli anni che mirestano da vivere, perché io salga con il re a Gerusalemme? 36 Io ho oraottant'anni; posso forse ancora distinguere ciò che è buono da ciò che ècattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia e ciò che beve? Possoudire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? E perché allora il tuo servodovrebbe essere di peso al re mio signore? 37 Solo per poco tempo il tuo servoverrà con il re oltre il Giordano; perché il re dovrebbe darmi una talericompensa? 38 Lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morirenella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ecco qui miofiglio, il tuo servo Chimàm; venga lui con il re mio signore; fà per lui quelloche ti piacerà». 39 Il re rispose: «Venga dunque con me Chimàm e io farò perlui quello che a te piacerà; farò per te quello che desidererai da me».
40 Poitutto il popolo passò il Giordano; il re l'aveva gia passato. Allora il re baciòBarzillài e lo benedisse; quegli tornò a casa.
41 Così il re passò verso Gàlgala e Chimàm era venuto con lui. Tutta la gentedi Giuda e anche metà della gente d'Israele aveva fatto passare il re.42 Allora tutti gli Israeliti vennero dal re e gli dissero: «Perché i nostrifratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fattopassare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?».43 Tutti gli uomini di Giuda risposero agli Israeliti: «Il re è un nostroparente stretto; perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spesedel re o ci fu portata qualche porzione?». 44 Gli Israeliti replicarono agliuomini di Giuda: «Dieci parti mi spettano sul re; inoltre sono io il primogenitoe non tu; perché mi hai disprezzato? Non sono forse stato il primo a proporre difar tornare il re?». Ma il parlare degli uomini di Giuda fu più violento diquello degli Israeliti.
20 1 Ora si trovava là un uomo iniquo chiamato Sèba, figlio di Bicrì, unBeniaminita, il quale suonò la tromba e disse:«Non abbiamo alcuna parte con Davidee non abbiamo un'eredità con il figlio di Iesse.Ognuno alle proprie tende, Israele!».2 Tutti gli Israeliti si allontanarono da Davide per seguire Sèba, figlio diBicrì; ma gli uomini di Giuda rimasero attaccati al loro re e lo accompagnaronodal Giordano fino a Gerusalemme. 3 Davide entrò nella reggia a Gerusalemme. Ilre prese le dieci concubine che aveva lasciate a custodia della reggia e le misein un domicilio sorvegliato; egli somministrava loro gli alimenti, ma non siaccostava loro; rimasero così recluse fino al giorno della loro morte, in statodi vedovanza perenne.
4 Poi il re disse ad Amasà: «Radunami tutti gli uomini di Giuda in tre giorni;poi vieni qui». 5 Amasà dunque partì per adunare gli uomini di Giuda; ma tardòpiù del tempo fissato. 6 Allora Davide disse ad Abisài: «Sèba figlio di Bicrìci farà ora più male di Assalonne; prendi i servi del tuo signore e inseguilo,perché non trovi fortezze e ci sfugga». 7 Abisài uscì per la spedizione,seguito dalla gente di Ioab, dai Cretei, dai Peletei e da tutti i prodi;uscirono da Gerusalemme per inseguire Sèba figlio di Bicrì.8 Si trovavano presso la grande pietra che è in Gàbaon, quando Amasà venne loroincontro. Ioab indossava la veste militare, sopra la quale portava la cinturacon la spada pendente dai fianchi nel fodero; egli la fece uscire e cadere.9 Ioab disse ad Amasà: «Stai bene, fratello mio?» e con la destra prese Amasàper la barba per baciarlo. 10 Amasà non fece attenzione alla spada che Ioabaveva nell'altra mano; Ioab lo colpì al basso ventre e ne sparse le viscere aterra; non lo colpì una seconda volta perché era gia morto. Poi Ioab e Abisàisuo fratello inseguirono Sèba, figlio di Bicrì. 11 Uno dei giovani di Ioab erarimasto presso Amasà e diceva: «Chi ama Ioab e chi è per Davide segua Ioab!».12 Intanto Amasà si rotolava nel sangue in mezzo alla strada e quell'uomo siaccorse che tutto il popolo si fermava. Allora trascinò Amasà fuori della stradain un campo e gli buttò addosso una veste, perché quanti gli arrivavano vicinolo vedevano e si fermavano. 13 Quando esso fu tolto dalla strada, tuttipassarono al seguito di Ioab per dare la caccia a Sèba, figlio di Bicrì.
14 Attraversarono il territorio di tutte le tribù d'Israele fino adAbel-Bet-Maacà, dove tutti quelli della famiglia di Bicrì erano stati convocatied erano entrati al seguito di Sèba. 15 Vennero dunque, assediarono Sèba inAbel-Bet-Maacà e innalzarono contro la città un terrapieno; tutto il popolo cheera con Ioab scavava per demolire le mura. 16 Allora una donna saggia gridòdalla città: «Ascoltate, ascoltate! Dite a Ioab di avvicinarsi, gli voglioparlare!». 17 Quando egli si fu avvicinato, la donna gli chiese: «Sei tuIoab?». Egli rispose: «Sì». Allora essa gli disse: «Ascolta la parola della tuaschiava». Egli rispose: «Ascolto». 18 Riprese: «Una volta si soleva dire: Siinterroghi bene ad Abèl e a Dan per sapere se sono venute meno le costumanze19 stabilite dai fedeli d'Israele. Tu cerchi di far perire una città che è unamadre in Israele. Perché vuoi distruggere l'eredità del Signore?». 20 Ioabrispose: «Lungi, lungi da me l'idea di distruggere e di rovinare. 21 Laquestione è diversa: un uomo delle montagne di Efraim, chiamato Sèba, figlio diBicrì, ha alzato la mano contro il re Davide. Consegnatemi lui solo e io miallontanerò dalla città». La donna disse a Ioab: «Ecco, la sua testa ti saràgettata dall'alto delle mura». 22 Allora la donna rientrò in città e parlò atutto il popolo con saggezza; così quelli tagliarono la testa a Sèba, figlio diBicrì, e la gettarono a Ioab. Egli fece suonare la tromba; tutti si disperserolontano dalla città e ognuno andò alla propria tenda. Poi Ioab tornò aGerusalemme presso il re.
23 Ioab era a capo di tutto l'esercito d'Israele; Benaià, figlio di Ioiadà, eracapo dei Cretei e dei Peletei; 24 Adoràm sovrintendeva ai lavori forzati;Giosafat, figlio di Achilùd, era archivista; 25 Seraià era scriba; Zadòk edEbiatàr erano sacerdoti e anche Ira lo Iairita era ministro di Davide.
21 1 Al tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni; Davide cercò il volto delSignore e il Signore gli disse: «Su Saul e sulla sua casa pesa un fatto disangue, perché egli ha fatto morire i Gabaoniti». 2 Allora il re chiamò iGabaoniti e parlò loro. I Gabaoniti non erano del numero degli Israeliti, ma unresto degli Amorrei, e gli Israeliti avevano giurato loro; Saul però, nel suozelo per gli Israeliti e per quelli di Giuda, aveva cercato di sterminarli.3 Davide disse ai Gabaoniti: «Che devo fare per voi? In che modo espierò,perché voi benediciate l'eredità del Signore?». 4 I Gabaoniti gli risposero:«Fra noi e Saul e la sua casa non è questione d'argento o d'oro, né ci riguardal'uccidere qualcuno in Israele». Il re disse: «Quello che voi direte io lo faròper voi». 5 Quelli risposero al re: «Di quell'uomo che ci ha distrutti e avevafatto il piano di sterminarci, perché più non sopravvivessimo entro alcunconfine d'Israele, 6 ci siano consegnati sette uomini tra i suoi figli e noi liimpiccheremo davanti al Signore in Gàbaon, sul monte del Signore». Il re disse:«Ve li consegnerò». 7 Il re risparmiò Merib-Bàal figlio di Giònata, figlio diSaul, per il giuramento che Davide e Giònata, figlio di Saul, si erano fattodavanti al Signore; 8 ma il re prese i due figli che Rizpà figlia di Aià avevapartoriti a Saul, Armonì e Merib-Bàal e i cinque figli che Meràb figlia di Saulaveva partoriti ad Adrièl il Mecolatita figlio di Barzillài. 9 Li consegnò aiGabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e setteperirono insieme. Furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quandosi cominciava a mietere l'orzo.
10 Allora Rizpà, figlia di Aià, prese il mantello di sacco e lo tese,fissandolo alla roccia, e stette là dal principio della mietitura dell'orzofinché dal cielo non cadde su di loro la pioggia. Essa non permise agli uccellidel cielo di posarsi su di essi di giorno e alle bestie selvatiche di accostarsidi notte. 11 Fu riferito a Davide quello che Rizpà, figlia di Aià, concubina diSaul, aveva fatto. 12 Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle diGiònata suo figlio presso i cittadini di Iabès di Gàlaad, i quali le avevanoportate via dalla piazza di Beisan, dove i Filistei avevano appeso i cadaveriquando avevano sconfitto Saul sul Gelboe. 13 Egli riportò le ossa di Saul equelle di Giònata suo figlio; poi si raccolsero anche le ossa di quelli cheerano stati impiccati. 14 Le ossa di Saul e di Giònata suo figlio, come anchele ossa degli impiccati furono sepolte nel paese di Beniamino a Zela, nelsepolcro di Kis, padre di Saul; fu fatto quanto il re aveva ordinato. Dopo, Diosi mostrò placato verso il paese.
15 I Filistei mossero di nuovo guerra ad Israele e Davide scese con i suoisudditi a combattere contro i Filistei. Davide era stanco 16 e Isbi-Benòb, unodei figli di Rafa, che aveva una lancia del peso di trecento sicli di rame edera cinto di una spada nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide; 17 maAbisài, figlio di Zeruià, venne in aiuto al re, colpì il Filisteo e lo uccise.combattere e non spegnerai la lampada d'Israele».
18 Dopo, ci fu un'altra battaglia contro i Filistei, a Gob; allora Sibbecài ilCusatita uccise Saf, uno dei figli di Rafa.19 Ci fu un'altra battaglia contro i Filistei a Gob; Elcanàn, figlio di Iair diBetlemme, uccise il fratello di Golia di Gat: l'asta della sua lancia era comeun subbio di tessitori.20 Ci fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, cheaveva sei dita per mano e per piede, in tutto ventiquattro dita: anch'egli eranato a Rafa. 21 Costui insultò Israele, ma lo uccise Giònata, figlio di Simeà,fratello di Davide. 22 Questi quattro erano nati a Rafa, in Gat. Essi perironoper mano di Davide e per mano dei suoi ministri.
22 1 Davide rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore loliberò dalla mano di tutti i suoi nemici, specialmente dalla mano di Saul.
2 Egli disse:«Il Signore è la mia roccia,la mia fortezza, il mio liberatore,
3 il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio,il mio scudo, la mia salvezza, il mio riparo!Sei la mia roccaforte che mi salva:tu mi salvi dalla violenza.
4 Invoco il Signore, degno di ogni lode,e sono liberato dai miei nemici.
5 Mi circondavano i flutti della morte,mi atterrivano torrenti esiziali.
6 Mi avviluppavano le funi degli inferi;mi stavano davanti i lacci della morte.
7 Nell'angoscia ho invocato il Signore,ho gridato al mio Dio,Egli ha ascoltato dal suo tempio la mia voce;il mio grido è giunto ai suoi orecchi.
8 Si scosse la terra e sobbalzò;tremarono le fondamenta del cielo;si scossero, perché egli si era irritato.
9 Fumo salì dalle sue narici;dalla sua bocca uscì un fuoco divoratore;carboni accesi partirono da lui.
10 Egli piegò i cieli e discese;una nube oscura era sotto i suoi piedi.
11 Cavalcò un cherubino e volò;si librò sulle ali del vento.
12 Si avvolse di tenebra tutto intorno;acque scure e dense nubi erano la sua tenda.
13 Per lo splendore che lo precedevaarsero carboni infuocati.
14 Il Signore tuonò nei cieli,l'Altissimo emise la sua voce.
15 Scagliò frecce e li disperse;vibrò folgori e li mise in fuga.
16 Apparvero le profondità marine;si scoprirono le basi del mondo,come effetto della tua minaccia, Signore,del soffio violento della tua ira.
17 Dall'alto stese la mano e mi prese;mi fece uscire dalle grandi acque.
18 Mi liberò dai miei robusti avversari,dai miei nemici più forti di me.
19 Mi affrontarono nel giorno della mia rovina,ma il Signore fu il mio sostegno.
20 Egli mi trasse al largo;mi liberò, perché oggetto della sua benevolenza.
21 Il Signore mi ricompensò secondo la miagiustizia,mi trattò secondo la purità delle mie mani.
22 Perché mi sono mantenuto nelle vie del Signore,non sono stato empio, lontano dal mio Dio,
23 perché tutti i suoi decreti mi sono dinanzie non ho allontanato da me le sue leggi.
24 Sono stato irreprensibile nei suoi riguardi;mi sono guardato dall'iniquità.
25 Il Signore mi trattò secondo la mia giustizia,secondo la purità delle mie mani alla sua presenza.
26 Con il pio ti mostri pio,con il prode ti mostri integro;
27 con il puro ti mostri puro,con il tortuoso ti mostri astuto.
28 Tu salvi la gente umile,mentre abbassi gli occhi dei superbi.
29 Sì, tu sei la mia lucerna, Signore;il Signore illumina la mia tenebra.
30 Sì, con te io posso affrontare una schiera,con il mio Dio posso slanciarmi sulle mura.
31 La via di Dio è perfetta;la parola del Signore è integra;egli è scudo per quanti si rifugiano in lui.
32 C'è forse un dio come il Signore;una rupe fuori del nostro Dio?
33 Dio mi cinge di forza,rende sicura la mia via.
34 Ha reso simili i miei piedi a quelli delle cerve;mi ha fatto stare sulle alture.
35 Ha addestrato la mia mano alla guerra;ha posto un arco di bronzo nelle mie braccia.
36 Mi hai dato lo scudo della tua salvezza,la tua sollecitudine mi fa crescere.
37 Fai largo davanti ai miei passi;le mie gambe non vacillano.
38 Inseguo e raggiungo i miei nemici,non desisto finché non siano distrutti.
39 Li colpisco ed essi non possono resistere;cadono sotto i miei piedi.
40 Mi cingi di forza per la battaglia;hai fatto piegare sotto di me i miei avversari.
41 Mi mostri i nemici di spalle,così io distruggo quelli che mi odiano.
42 Gridano, ma nessuno li salva,verso il Signore, che a loro non risponde.
43 Li disperdo come polvere della terra,li calpesto come fango delle piazze.
44 Tu mi liberi dalle contese del popolo;mi poni a capo di nazioni;un popolo non conosciuto mi serve.
45 I figli degli stranieri mi onoranoappena sentono, mi obbediscono.
46 I figli degli stranieri vengono meno,lasciano con spavento i loro nascondigli.
47 Viva il Signore! Sia benedetta la mia rupe!Sia esaltato il Dio della mia salvezza!
48 Dio fa vendetta per mee mi sottomette i popoli.
49 Tu mi liberi dai miei nemici,mi innalzi sopra i miei avversari,mi liberi dall'uomo violento.
50 Perciò ti loderò, Signore,fra i popoli canterò inni al tuo nome.
51 Egli concede una grande vittoria al suo re,la grazia al suo consacrato,a Davide e ai suoi discendenti per sempre».
23 1 Queste sono le ultime parole di Davide:«Oracolo di Davide, figlio di Iesse,oracolo dell'uomo che l'Altissimo ha innalzato,del consacrato del Dio di Giacobbe,del soave cantore d'Israele.2 Lo spirito del Signore parla in me,la sua parola è sulla mia lingua;3 il Dio di Giacobbe ha parlato,la rupe d'Israele mi ha detto:Chi governa gli uomini ed è giusto,chi governa con timore di Dio,4 è come la luce del mattinoal sorgere del sole,in un mattino senza nubi,che fa scintillare dopo la pioggiai germogli della terra.5 Così è stabile la mia casa davanti a Dio,perché ha stabilito con me un'alleanza eterna,in tutto regolata e garantita.quanto mi salvae quanto mi diletta?
6 Ma gli scellerati sono come spine,che si buttano via a fascie non si prendono con la mano;7 chi le tocca usa un ferro o un'asta di lanciae si bruciano al completo nel fuoco».
8 Questi sono i nomi dei prodi di Davide: Is-Bàal il Cacmonita, capo dei Tre.Egli impugnò la lancia contro ottocento uomini e li trafisse in un solo scontro.9 Dopo di lui veniva Eleàzaro figlio di Dodò l'Acochita, uno dei tre prodi cheerano con Davide, quando sfidarono i Filistei schierati in battaglia, mentre gliIsraeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, percosse i Filistei,finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il Signore concesse inquel giorno una grande vittoria e il popolo seguì Eleàzaro soltanto perspogliare i cadaveri. 11 Dopo di lui veniva Sammà figlio di Aghè, l'Ararita. IFilistei erano radunati a Lechì; in quel luogo vi era un campo pieno dilenticchie: mentre il popolo fuggiva dinanzi ai Filistei, 12 Sammà si piantò inmezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. E il Signore concesse unagrande vittoria.13 Tre dei Trenta scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nellacaverna di Adullàm, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle deiRèfaim. 14 Davide era allora nella fortezza e c'era un appostamento di Filisteia Betlemme. 15 Davide espresse un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse dabere l'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!». 16 I tre prodi siaprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero l'acqua dal pozzo diBetlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide; il qualeperò non ne volle bere, ma la sparse davanti al Signore, 17 dicendo: «Lungi dame, Signore, il fare tal cosa! E' il sangue di questi uomini, che sono andati làa rischio della loro vita!». Non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.18 Abisài, fratello di Ioab, figlio di Zeruià, fu il capo dei Trenta. Egliimpugnò la lancia contro trecento uomini e li trafisse; si acquistò fama fra itrenta. 19 Fu il più glorioso dei Trenta e perciò fu fatto loro capo, ma nongiunse alla pari dei Tre. 20 Poi veniva Benaià, figlio di Ioiadà, uomovaloroso, celebre per le sue prodezze, oriundo da Cabseèl. Egli uccise i duefigli di Arièl, di Moab. Scese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise unleone, in un giorno di neve. 21 Uccise anche un Egiziano, uomo d'alta statura,che teneva una lancia in mano; Benaià gli scese contro con un bastone, strappòdi mano all'Egiziano la lancia e lo uccise con la lancia di lui. 22 Questo feceBenaià figlio di Ioiadà, e si acquistò fama tra i trenta prodi. 23 Fu il piùillustre dei Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo ammise nel suoconsiglio. 24 Poi vi erano Asaèl fratello di Ioab, uno dei Trenta; Elcanànfiglio di Dodò, di Betlemme. 25 Sammà di Caròd; Elikà di Caròd; 26 Cèles diPelèt; Ira figlio di Ikkès, di Tekòa; 27 Abièzer di Anatot; Mebunnài di Cusà;28 Zalmòn di Acòach; Maharai di Netofà; 29 Chèleb figlio di Baanà, di Netofà;Ittài figlio di Ribài, di Gàbaa di Beniamino; Benaià di Piratòn; 30 Iddài diNahale-Gaàs; 31 Abi-Albòn di Arbàt; Azmàvet di Bacurìm; 32 Eliacbà di Saalbòn;Iasèn di Gun; 33 Giònata figlio di Sammà, di Aràr; Achiàm figlio di Saràr, diAfàr; 34 Elifèlet figlio di Acasbài, il Maacatita; Eliàm figlio di Achitòfel,di Ghilo; 35 Chesrài del Carmelo; Paarài di Aràb; 36 Igàl figlio di Natàn, daZobà; Banì di Gad; 37 Zèlek l'Ammonita; Nacrai da Beeròt, scudiero di Ioab,figlio di Zeruià;
38 Irà di Ièter; Garèb di Ièter; 39 Uria l'Hittita. In tuttotrentasette.
24 1 La collera del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davidecontro il popolo in questo modo: «Su, fà il censimento d'Israele e di Giuda».2 Il re disse a Ioab e ai suoi capi dell'esercito: «Percorri tutte le tribùd'Israele, da Dan fino a Bersabea, e fate il censimento del popolo, perché ioconosca il numero della popolazione». 3 Ioab rispose al re: «Il Signore tuo Diomoltiplichi il popolo cento volte più di quello che è, e gli occhi del re miosignore possano vederlo! Ma perché il re mio signore desidera questa cosa?».4 Ma l'ordine del re prevalse su Ioab e sui capi dell'esercito e Ioab e i capidell'esercito si allontanarono dal re per fare il censimento del popolod'Israele.5 Passarono il Giordano e cominciarono da Aroer e dalla città che è in mezzo altorrente di Gad e presso Iazer. 6 Poi andarono in Gàlaad e nel paese degliHittiti a Kades; andarono a Dan. Poi girarono intorno a Sidòne; 7 andarono allafortezza di Tiro e in tutte le città degli Evei e dei Cananei e finirono nelNegheb di Giuda a Bersabea. 8 Percorsero così tutto il paese e dopo nove mesi eventi giorni tornarono a Gerusalemme. 9 Ioab consegnò al re la cifra delcensimento del popolo: c'erano in Israele ottocentomila guerrieri chemaneggiavano la spada; in Giuda cinquecentomila.
10 Ma dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, si sentì battere ilcuore e disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ma ora,Signore, perdona l'iniquità del tuo servo, poiché io ho commesso una grandestoltezza». 11 Quando Davide si fu alzato il mattino dopo, questa parola delSignore fu rivolta al profeta Gad, il veggente di David: 12 «Và a riferire aDavide: Dice il Signore: Io ti propongo tre cose: scegline una e quella tifarò». 13 Gad venne dunque a Davide, gli riferì questo e disse: «Vuoi tre annidi carestia nel tuo paese o tre mesi di fuga davanti al nemico che ti inseguaoppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa io debbarispondere a chi mi ha mandato». 14 Davide rispose a Gad: «Sono in grandeangoscia! Ebbene cadiamo nelle mani del Signore, perché la sua misericordia ègrande, ma che io non cada nelle mani degli uomini!». 15 Così il Signore mandòla peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabeamorirono settantamila persone del popolo. 16 E quando l'angelo ebbe stesa lamano su Gerusalemme per distruggerla, il Signore si pentì di quel male e disseall'angelo che distruggeva il popolo: «Basta; ritira ora la mano!».Ora l'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Araunà il Gebuseo.17 Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io hopeccato; io ho agito da iniquo; ma queste pecore che hanno fatto? La tua manovenga contro di me e contro la casa di mio padre!».
18 Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: «Sali, innalza un altare alSignore sull'aia di Araunà il Gebuseo».19 Davide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato.20 Araunà guardò e vide il re e i suoi ministri dirigersi verso di lui. Araunàuscì e si prostrò davanti al re con la faccia a terra.21 Poi Araunà disse: «Perché il re mio signore viene dal suo servo?». Daviderispose: «Per acquistare da te quest'aia e innalzarvi un altare al Signore,perché il flagello cessi di colpire il popolo». 22 Araunà disse a Davide: «Ilre mio signore prenda e offra quanto gli piacerà! Ecco i buoi per l'olocausto;le trebbie e gli arnesi dei buoi serviranno da legna. 23 Tutte queste cose, re,Araunà te le regala». Poi Araunà disse al re: «Il Signore tuo Dio ti siapropizio!». 24 Ma il re rispose ad Araunà: «No, io acquisterò da te queste coseper il loro prezzo e non offrirò al Signore mio Dio olocausti che non mi costinonulla». Davide acquistò l'aia e i buoi per cinquanta sicli d'argento;
25 edificò in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici dicomunione. Il Signore si mostrò placato verso il paese e il flagello cessò dicolpire il popolo.
2Samuel (CEI) 18